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Mille nuove case da strutture abbandonate: il piano di Cerv per ripopolare Venezia

Un modello pensato per riportare residenti in città nel giro di 10 anni. L'idea è coinvolgere le famiglie in forma di cooperative e garantire prezzi agevolati. A Cortina ha funzionato

Il trend negativo che vede Venezia spopolarsi può essere invertito. Ne è convinto il Cerv, consorzio delle cooperative edilizie del Veneto, che oggi, in occasione del suo quarantesimo anno di attività, ha presentato a Palazzo Franchetti il "modello Venezia", un piano per riportare nel centro storico le famiglie, in primis le giovani coppie.

Case per residenti

L'intervento principale da attuare, secondo il dossier, è il recupero di contesti ora abbandonati per realizzarne case con prezzi e canoni più agevolati rispetto al mercato. Il tutto tramite l'azione di famiglie riunite in cooperative e la regia del Comune. Lo stesso Comune deterrebbe poi la proprietà della superficie, in modo che, nel momento in cui la famiglia residente lascia l'abitazione, la casa non entri nel mercato ma ritorni in una graduatoria per essere assegnata ad altri aspiranti residenti.

L'esperienza di Cortina

Il Cerv ha anche individuato alcune aree "campione" nella città storica ritenute adeguate (vedi mappa in basso), mentre l'intero progetto è supportato da uno studio realizzato dalla società di ricerche Smart Land e integrato da un'analisi dell'università Iuav. «Dalla ricerca sono stati individuati una ventina tra edifici e aree da rigenerare - ha spiegato il presidente di Cerv, Claudio Pianegonda -. Mille alloggi per tre o quattro mila persone da rinvenire da qui ai prossimi cinque e dieci anni possono diventare un primo passo per contrastare efficacemente l’attuale emorragia. Arriviamo da un'esperienza positiva, quella di Cortina, in cui nel giro di 6 anni abbiamo portato a buon fine 50 alloggi, con il risultato che il calo dei residenti si è attenuato. Qualcosa di simile era stato fatto a Sant'Erasmo, negli anni Novanta».

Palla al Comune

Per Ca' Farsetti era presente all'incontro l'assessore all'Urbanistica Massimiliano De Martin, che ha parlato di «proposte interessanti e ben articolate». «Ci stiamo già dando da fare - ha ricordato - promuovendo interventi e investimenti importanti. Non solo per fermare la decrescita, ma per favorire l'insediamento di nuove famiglie. Ricordo ad esempio la realizzazione di 57 nuovi alloggi a canone agevolato riservati alle giovani coppie o a giovani sotto i 30 anni, o il restauro di una quarantina di appartamenti comunali oramai fatiscenti».

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