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Sequestro di cibo scaduto destinato alle mense: arrivano i primi report

Il Comune intanto attende la documentazione richiesta ai carabinieri e all'azienda

Sono arrivati i primi report dei genitori sui controlli al centro di cottura della Gemeaz Elior di Sottomarina, che confeziona circa 1.500 pasti al giorno per le mense scolastiche di Chioggia, dove alcuni giorni fa i carabinieri avevano sequestrato 60 chili di alimenti scaduti. In accordo con l'azienda e il Comune alcuni rappresentanti dei genitori da lunedì si recano quotidianamente nel centro cottura per un controllo e finora non hanno riscontrato problemi rilevanti. La qualità e la freschezza del cibo si attestano come buone, solo una segnalazione per poco sale in un minestrone. Tutti gli alunni stanno mangiando in mensa, molti sono assenti da scuola a causa di raffreddamenti e influenze di stagione.

Intanto oggi il Comune, formalizzata immediatamente la contestazione e la richiesta di chiarimenti alla ditta Gemeaz Elior Spa in merito a quanto accaduto, sta attendendo di ricevere le controdeduzioni scritte da parte della stessa ditta (nel termine di rito di 15 giorni) sulla base delle quali adottare i conseguenti provvedimenti, nonché la documentazione e i chiarimenti da parte dei carabinieri che hanno eseguito le operazioni di verifica. Il primo rapporto in merito all'accaduto è stato intrattenuto con l'Usl 3 presente alle operazioni condotte dai carabinieri, che ha rassicurato l'amministrazione in merito al fatto che non è stata rilevata anomalia nel ciclo produttivo relativo al confezionamento dei pasti. I carabinieri hanno passato in rassegna la documentazione relativa alle derrate utilizzate per il confezionamento dei pasti rispetto agli stessi pasti prodotti ed è stata riscontrata la conformità dei dati a convalida che la merce scaduta non è mai entrata nel ciclo produttivo.

«La relazione e le comunicazioni con i genitori sono continue – spiega il sindaco di Chioggia Alessandro Ferro –. e l'amministrazione Comunale si riserva una decisione in merito all'eventuale prosecuzione del rapporto contrattuale con la ditta di concerto con i genitori stessi, solo quando si otterranno risposte alla documentazione richiesta alla ditta e ai carabinieri. Verificata la documentazione, partirà il procedimento sanzionatorio nel rispetto del contratto. Attualmente si sta predisponendo un protocollo d'intesa costituente un'appendice al contratto in essere, che sancisca l'obbligatorietà di alcune buone pratiche a garanzia della qualità del servizio, come l'analisi microbiologhe da parte di ditta accreditata della Regione Veneto su tutti i refettori e il centro cottura, l'inserimento di prodotti a chilometro zero e il rafforzamento delle sanzioni previste per l'inosservanza delle clausole contrattuali, giacché l'amministrazione non è disponibile a tollerare nessun'altra inadempienza, che possa ulteriormente pregiudicare la fiducia della stessa oltre che delle famiglie nei confronti del servizio». Il Comune accoglierà la proposta di un gruppo di genitori di programmare incontri di educazione alimentare con esperti in materia, anche in funzione della costruzione dei menu oggetto del prossimo appalto, che saranno poi vagliati e autorizzati dai competenti uffici dell'Aulss locale. Una commissione consiliare sulla gestione della mensa scolastica è convocata per martedì prossimo.

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