A Chioggia un cinema camp per educare attraverso l’espressione della creatività
Si chiama "Bella storia!" ed è stato ideato dalla cooperativa Titoli Minori. Gli adolescenti lavorano in team per creare dei cortometraggi: «Un'esperienza significativa dopo le difficoltà dei lockdown»
Da due settimane è in corso a Chioggia il camp “Bella Storia”, laboratorio di cinema per ragazzi e ragazze delle medie e delle superiori. Organizzato dalla cooperativa Titoli Minori assieme a REM-Creative Lab e alla scuola di teatro Bussolà, il camp forma gli iscritti negli ambiti della fotografia, della sceneggiatura e della teatralità. Alla fine i partecipanti produrranno dei corti occupandosi di tutte le fasi: ideazione, scrittura, sceneggiatura, recitazione e montaggio. Circa una cinquantina i giovani che hanno aderito all’iniziativa, provenienti da Chioggia ma anche Piove di Sacco, Cavarzere e dintorni: un successo oltre le aspettative. A conclusione del percorso, il primo luglio (ore 20.30, alla Madonna della Navicella) una giuria di esperti premierà i cortometraggi più meritevoli.
«Quando ci sono le opportunità i ragazzi sanno scatenare la loro creatività - raccontano le educatrici dell’equipe - e noi siamo strabiliate dall'impegno, la passione e la determinazione che ognuno di loro ha messo in campo per raggiungere un obiettivo comune». Il camp ha rappresentato una bella opportunità in un momento in cui c’è un gran bisogno di valorizzare creatività ed espressività. Soprattutto, appunto, per gli adolescenti, che hanno sofferto molto le chiusure e gli isolamenti. Grazie al camp hanno sperimentato anche il valore della diversità, ognuno nel suo specifico ruolo: «È questo che stiamo trasmettendo ai ragazzi: il gruppo vince sempre», spiegano le educatrici.
«Non ci possiamo ancora abbracciare - racconta una ragazza di seconda superiore - ma avevamo bisogno di stare assieme. Infatti non abbiamo mai discusso nemmeno sui temi scelti nei suoi ruoli di ognuno di noi. Ci stiamo mettendo del nostro su tutto. Noi per esempio abbiamo deciso di dar vita ad un corto che metta assieme fantasia e avventura». «Io da grande vorrei fare l'attore - continua un altro ragazzo delle medie - per quello sono corso a questo camp e mi sono messo in gioco». A dare una mano anche alcuni minori stranieri di una comunità gestita da Titoli Minori, tra cui un provetto regista. La cooperativa, infatti, ha un'intera equipe di educatori specializzati in educazione alla teatralità. «È un bell’esempio di come la cooperazione sociale sa intercettare i bisogni del territorio e immaginare nuove opportunità per prendersi cura dei più giovani», spiega Massimo Mantoan di Confcooperative Federsolidarietà Veneto.
La realizzazione del camp è stata possibile anche grazie al sostegno del progetto “Freetime”, una progettualità dedicata al contrasto del disagio giovanile e ad ogni forma di dipendenza, promossa dai dipartimenti per le dipendenze del Veneto (Fondo nazionale per le politiche sociali anno 2020) a cui partecipano enti del privato sociale (Titoli Minori per il territorio di Chioggia, Cavarzere e Cona) e i Comuni afferenti al territorio di competenza dell’Ulss 3, che ha come obiettivo l'attivazione di interventi di prevenzione universale e selettiva per poter rispondere ai diversi bisogni territoriali.