rotate-mobile
Attualità

Al Rossini il film ucraino sulla guerra nel Donbass del 2014

A Venezia il 10 marzo, al cinema Rossini alle 21.30

Il film ucraino sulla guerra nel Donbass del 2014, Reflection (Vidblysk) di Valentyn Vasjanovyč, presentato in concorso alla 78. Mostra di Venezia 2021, sarà proiettato a Venezia il 10 marzo, al cinema Rossini, alle 21.30. L’accesso è gratuito fino a esaurimento posti (298). Un'iniziativa sostenuta dal sindaco Luigi Brugnaro. «Anche attraverso il cinema vogliamo tendere una mano alla popolazione ucraina e dimostrare che questa Città è al suo fianco e ne omaggia la cultura e la tradizione, portando in sala un film che ha saputo appassionare il pubblico internazionale durante l'ultima mostra del Cinema. Un piccolo gesto ma dall'alto valore simbolico a testimonianza che Venezia ha nel cuore l'Ucraina e, come città simbolo di libertà e di pace, vuole lanciare un messaggio di speranza».

In Reflection, il chirurgo ucraino Serhiy (Roman Lutskiy) viene catturato dalle forze militari russe durante la guerra del 2014 nel Donbass, nell’Ucraina orientale. Mentre è prigioniero assiste a spaventose scene di umiliazione, violenza e indifferenza verso la vita umana. Dopo il rilascio, tenta con fatica di tornare alla quotidianità dedicandosi a ricostruire i rapporti con la figlia e l’ex moglie. Tali temi, l’orrore e la violenza disumana della guerra, sono presenti anche nel precedente film di Vasjanovyč, Atlantis (Atlantyda, 2019), ambientato in un futuro molto prossimo in Ucraina orientale, diventata dopo la guerra un deserto inadatto alla presenza umana. Qui Sergeij, ex soldato che soffre di stress post-traumatico, tenta di adattarsi alla nuova realtà specializzandosi nel recuperare cadaveri di guerra. Atlantis ha vinto il Premio per il miglior film della sezione Orizzonti alla Mostra di Venezia 2019. È stato scelto come candidato ucraino agli Oscar. Valentyn Vasjanovyč (Žytomyr, Ucraina occidentale, 21 luglio 1971) è un regista, sceneggiatore e produttore ucraino. Si è formato alla scuola di Andrzej Wajda. Prima di Vidblysk (Reflection, 2021) e Atlantyda (Atlantis, 2019), nel 2014 è stato produttore, direttore della fotografia e montatore del film nella lingua dei segni ucraina The Tribe di Myroslav Slabošpyc'kyj, vincitore del Gran premio alla Semaine de la Critique di Cannes. In seguito, da regista, ha diretto Zvychayna sprava (2012), Kredens (2013) e Riven čornoho (2017), film che ha rappresentato l’Ucraina all'Oscar come miglior film straniero nel 2018.

L’accesso in sala è gratuito fino ad esaurimento posti (298). Si raccomanda vivamente la prenotazione che si potrà fare a partire da domani mercoledì 2 marzo 2022 sul sito www.culturavenezia.it/cinema. Si ricorda che, per effetto delle normative anti Covid, per l’accesso in sala è obbligatorio il Super Green Pass e indossare la mascherina FFP2.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Al Rossini il film ucraino sulla guerra nel Donbass del 2014

VeneziaToday è in caricamento