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Nasce il comitato per la Difesa della sanità pubblica nell'Ulss 4

«Salvaguardia della salute come bene pubblico». Prima richiesta: «Riorganizzare l'ospedale di Jesolo. Torni a essere struttura a tutti gli effetti»

Anche l'Ulss 4 da ora ha un comitato per la Difesa della sanità pubblica. «Ne fanno parte ex medici ed ex operatori sanitari nonchè privati cittadini che hanno a cuore la salvaguardia della sanità intesa come bene pubblico», scrive l'associazione neo-costituita. Il primo atto del comitato è il piano per la rimodulazione dell'ospedale di Jesolo. «Chiediamo la revoca della convenzione alla casa di cura Rizzola di San Donà di Piave, in modo da liberare non indifferenti risorse economiche a favore degli ospedali pubblici dell'azienda. Il personale che andrebbe in esubero nella casa di cura, chiediamo venga stabilizzato dalla Ulss così da ripianare le mancanze di personale sanitario e tecnico del settore pubblico. E inoltre che l'azienda sanitaria del Veneto orientale ritorni ai posti letto del 2002, con reparti chirurgici ed internistici adeguati in numero per il territorio».

Secondo il comitato, «le medicine interne sono in continua sofferenza chiediamo di sapere se vero che i malati cronici che hanno bisogno di posti letto, passano giorni nelle astanterie dei Pronto soccorso. Le lungodegenze e le geriatrie sono state estremamente ridotte in attesa degli ospedali di Comunità che ci auguriamo non diventino strutture a pagamento come lo sono state le Urt (Unità riabilitative territoriali) dove viene chiesta la compartecipazione economica da parte del paziente per un servizio che prima veniva garantito dal servizio sanitario nazionale tramite la lungodegenza o geriatria. A Jesolo ritornino i 130 posti letti - afferma il comitato -. La pandemia garantito a Jesolo sia i locali che le attrezzature che permettono di poter avere fino a 16 posti letto di Terapia intensiva, e altri di semintensiva. Jesolo può quindi diventare un ospedale con i reparti chirurgici ed ortopedici grazie alla revoca della convenzione alla casa di cura Rizzola. I pazienti critici potrebbero, a nostro avviso, essere assistiti nel post intervento in Terapia intensiva o subintensiva e completare l'iter di cura al reparto di Chirurgia o Ortopedia. Jesolo potrebbe così diventare un ospedale a tutti gli effetti, con il Pronto soccorso pronto a gestire i pazienti come faceva nel 2002 senza doverli trsferire in ospedali maggiori. La casa di cura Rizzola potrebbe diventare un centro di lungodegenza per malati cronici, e un centro per la gestione dei pazienti Covid oppure a tutti gli effetti una clinica privata».

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