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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità Spinea

Il Comune compra il cinema teatro "Ai Bersaglieri"

Luogo simbolo del ritrovo della comunità da oggi è patrimonio pubblico. Vesnaver: «È stato ed è parte viva della più recente storia di Spinea»

Un'altra giornata storica dopo quella di sabato a Spinea, che ha visto l'inaugurazione della nuova piscina dopo quasi 40 anni. Oggi il Comune ha acquistato il cinema teatro "Ai Bersaglieri" dai proprietari Giancarlo e Silvio Nalesso. Questo spazio di intrattenimento ha rappresentato nel tempo, ed è tuttora, un punto di riferimento della vita sociale e culturale di Spinea. «I maggiori eventi voluti dalle amministrazioni comunali si sono svolti qui - ha detto il sindaco Martina Vesnaver - E anche il "Centro Stocco", dopo la chiusura del Cinema Teatro Barbazza, ha proseguito la sua prestigiosa attività teatrale "Ai Bersaglieri". Si può dire che questa multisala è stata ed è parte viva della più recente storia di Spinea. Per questo, l’Amministrazione, mantenendo fede alla promessa elettorale, ha deciso di acquistare l’immobile. Nei nostri progetti vederlo tornare a essere un importante centro di aggregazione della città, centro polivalente culturale e sociale dal quale trarrà beneficio tutta la comunità, è una conquista».

Il cinema teatro "Ai Bersaglieri" ha una storia che risale alla prima metà del ‘900. I Nalesso, chiamati comunemente “Paeti” erano una grande famiglia di mugnai e commercianti di granaglie del veneziano. Un loro ramo risiedeva a Spinea. Nel 1937, Luigi Nalesso, padre di Silvio, attuale proprietario, acquista un magazzino in località “Bersaglieri”. Il locale, di sabato e di domenica, diventa sala da ballo e a volt sala riunioni di pugilato. Racconta ancora qualche vecchio che questi eventi, durante la guerra, venivano interrotti dall’irrompere dei soldati tedeschi. Nel 1945, sul finire della guerra, l’imprenditore Nalesso trasforma il magazzino in una modesta sala cinematografica. Nel 1952 costruisce la platea, poi la galleria con poltroncine di legno, e la sovrastante cabina di proiezione. Costo del biglietto 50 lire. Il cinema era sprovvisto di bar così, gli spettatori, durante l’intervallo per il cambio della pellicola si trasferivano nella trattoria accanto per consumare qualcosa. Nel 1955 il parroco Barbazza censurò la visione di alcuni film, appendendo fuori dalla chiesa un manifesto su cui venivano segnalati i film da non vedere. Fu poi negli anni '80 che Silvio Nalesso decise di ristrutturare il vecchio cinema, realizzando una moderna struttura con doppia sala divenuta il primo multisala della provincia di Venezia e uno dei primi in Veneto. Anni d'oro seguiti da quelli del declino e della chiusura, a causa dei costi troppo onerosi e soprattutto della concorrenza dei grandi multisala che non hanno permesso al cinema di sopravvivere. Nel 2016 c'è stato un tentativo del Comune di risollevarlo attraverso una colletta dal basso e un gruppo di cooperative che però non ha portato però al risultato sperato. Oggi il teatro "Ai Bersaglieri" è diventato patrimonio del Comune.

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