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Il Comune acquisisce 28 proprietà dello Stato: «Anche case per la residenzialità»

Il provvedimento riguarda beni in terraferma, centro storico e isole: ci sono terreni, fabbricati, cantieri navali, aree intorno a Porto Marghera, l'isola delle Tresse e edifici di valore storico

Con l'approvazione da parte del Consiglio comunale diventa effettiva l'acquisizione in proprietà al Comune di Venezia, a titolo gratuito, di 28 beni immobili di proprietà dello Stato, per un valore complessivo di circa 25 milioni di euro. In base alla legge sul federalismo demaniale gli enti locali possono infatti prendere possesso di beni immobili sul proprio territorio richiedendoli all’agenzia del Demanio. Da notare che nell'elenco, come evidenziato da Ca' Farsetti, «sono incluse abitazioni in centro storico che potranno essere messe a disposizione per favorire la residenzialità a Venezia».

Le proprietà acquisite

Il Comune ha chiesto di acquisire proprietà in terraferma, in centro storico e nelle isole (vedi la mappa in basso): ci sono terreni, alloggi, fabbricati, cantieri navali, aree intorno a Porto Marghera, aree utili al sistema tranviario e l'isola delle Tresse. Non solo: sono compresi edifici di grande valore storico come la torre Massimiliana a Sant’Erasmo, un tratto del canal Salso in direzione Forte Marghera e pure due porzioni di piazza Barche. «I beni - spiega Ca' Farsetti - verranno destinati a un utilizzo diretto o indiretto per finalità istituzionali o a uso della collettività, oppure per predisporre specifici progetti, dati in concessione o alienati o, infine, messi a reddito con contratti di locazione».

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