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La direttrice d'orchestra veneziana Silvia Casarin Rizzolo alla guida del Concerto in memoria di tutte le vittime del Covid

L'evento, realizzato dall’Orchestra di Padova e del Veneto, verrà trasmesso questa sera dalle 21.00 sul canale 12 del digitale terrestre. Da domani sarà disponibile in streaming

È trascorso più di un anno da quando le immagini dei veicoli militari impegnati a trasportare le bare da Bergamo verso i forni crematori di altre regioni venivano divulgate da ogni mezzo d’informazione. Una scena che sconvolse profondamente qualsiasi spettatore e che, di lì a poco, sarebbe rimasta impressa nella memoria collettiva come simbolo dell’emergenza sanitaria. 

A partire da quelle immagini, per omaggiare e rivolgere un pensiero musicale a tutte le vittime del Covid-19, l’Orchestra di Padova e del Veneto (OPV), diretta da Silvia Casarin Rizzolo, ha tenuto un concerto commemorativo dalla Sala del Commiato del Cimitero Maggiore di Padova, che proprio più di un anno fa accolse centinaia di feretri provenienti da Bergamo. 

L’evento, tenutosi lo scorso 15 aprile a porte chiuse, verrà trasmesso questa sera, alle ore 21.00, dall’emittente TV7 Triveneta Network (canale 12 per il Veneto) e, a partire da domani, sarà disponibile su YouTube e sulla piattaforma digitale OPVLIVE.

Ideato dal Vicepresidente dell’OPV, Paolo Giaretta, e dal direttore artistico e musicale Marco Angius, il Concerto in memoria di tutte le vittime del Covid si è tenuto alla presenza del sindaco di Padova Sergio Giordani e del sindaco di Bergamo Giorgio Gori.

Ad aprire il programma, la Terza Suite che il compositore Ottorino Respighi elaborò da Antiche arie e danze per liuto: una raccolta di quattro brani strumentali composti nel 1931, che ben rappresentano la solennità del momento. A seguire, la Sinfonia n. 44 di Joseph Haydn, in accordo con la triste ricorrenza per il suo sottotitolo di "sinfonia funebre", Trauer-Symphonie. Nonostante il carattere serio di questa musica, però, sembra trapelare da essa un senso di pace, come spiega Silvia Casarin Rizzolo, la direttrice d’orchestra veneziana chiamata a guidare l’Opv, che ha offerto all’evento un contributo professionale ma anche emotivo e umano: «Si è trattato di un momento molto coinvolgente e suggestivo: quando io e i musicisti siamo giunti nella sala del commiato siamo stati travolti da una grande emozione. Sapevamo che eravamo lì per fare una cosa speciale e che non si trattava di un concerto come tutti gli altri. C’è stata molta commozione da parte di tutti. Sono davvero molto contenta di aver ricevuto l’invito del vicepresidente Paolo Giaretta a collaborare con i grandi professionisti dell’Orchestra di Padova e del Veneto». 

Casarin Rizzolo raccomanda la visione del concerto a tutti: «Consiglio veramente a chiunque di guardare quest’evento perché offre un programma interessante, di facile ascolto e di breve durata, circa 45 minuti. Ma soprattutto rappresenta anche un modo per rivolgere un pensiero a tutte le persone che sono venute a mancare a causa del Covid. Il nostro è stato un omaggio e un “ponte di sostegno” a quella che è stata, a suo tempo, una tra le città più colpite dalla pandemia» conclude.

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