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Novecento fisici da tutto il mondo al Lido. Tema: la materia alla nascita dell’Universo

E' la 27^ edizione di Quark Matter, dal 13 al 19 maggio: "Un forte segno di riconoscimento del ruolo centrale del nostro Paese da parte della comunità scientifica internazionale"

Dal 13 al 19 maggio si svolgerà a Venezia la 27a edizione del congresso internazionale Quark Matter 2018 (International Conference on Ultrarelativistic Nucleus-Nucleus Collisions), organizzata dall’Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN) con il patrocinio dell’università di Padova e la collaborazione di numerosi atenei italiani. L'evento si terrà al palazzo del Cinema e palazzo del Casinò al Lido, e vedrà la partecipazione di circa 900 fisici provenienti da 37 nazioni.

Il tema

La serie di conferenze “Quark Matter” è la più consolidata e importante occasione di presentazione e discussione di nuove ricerche scientifiche sulla fisica del Plasma di Quark e Gluoni, lo stato della materia di cui era composto l’Universo primordiale pochi istanti dopo il Big Bang e prima della formazione delle particelle che compongono i nuclei degli atomi. Le condizioni per lo studio del Plasma di Quark e Gluoni vengono ottenute nei grandi laboratori internazionali di fisica come il CERN di Ginevra e il Brookhaven National Laboratory negli Stati Uniti, attraverso interazioni di nuclei pesanti, come il piombo o l’oro, accelerati a velocità prossima a quella della luce. Le misure effettuate fino ad ora in questi laboratori ci dicono che il Plasma di Quark e Gluoni viene formato con una temperatura di 6 mila miliardi di gradi, cioè 400 mila volte più alta di quella del centro del Sole. Il Plasma si espande e si raffredda molto velocemente, comportandosi come un fluido di viscosità estremamente bassa. In questo senso, si può dire che le “gocce” di Plasma di Quark e Gluoni rappresentano il punto più caldo dell’Universo attuale, ma per un tempo estremamente breve di meno di un miliardesimo di miliardesimo di secondo.

Italia in prima linea

I fisici italiani dell’INFN sono in prima linea in questo ambito della ricerca fondamentale, in particolare attraverso la loro partecipazione al progetto ALICE, uno dei quattro grandi esperimenti al Large Hadron Collider (LHC) del CERN. L’Italia rappresenta circa il 13% dei 1800 partecipanti all’esperimento e il gruppo di Padova riveste un ruolo di primo piano, con la figura del responsabile dell’esperimento e di alcuni dei suoi coordinatori scientifici. "L’assegnazione dell’organizzazione del congresso all’Italia - riferisce il comitato organizzatore - è un forte segno di riconoscimento del ruolo centrale del nostro paese da parte della comunità scientifica internazionale". 

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