rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Attualità Castello / Campo S.S. Giovanni e Paolo

Il Consiglio comunale unanime fa quadrato sul Civile: «Deve restare presidio di rete»

A quella della città si aggiunge la voce del sindaco Brugnaro. «Il declassamento che la giunta regionale ha operato definendo la struttura "di base" preoccupa per il ridimensionamento»

Il Consiglio comunale giovedì a Ca' Farsetti è unanime sull'ospedale Civile: deve rimanere struttura di primo livello. L'approvazione, il 13 marzo scorso, della delibera della giunta regionale "Schede di dotazione ospedaliere e delle strutture sanitarie delle aziende Ulss", che classifica l'ospedale civile di Venezia quale presidio ospedaliero di base, è la scintilla che scatena le polemiche. Contro la decisione, che suona come un ridimensionamento dell'ospedale, insorgono immediatamente cittadini e associazioni, comitati e partiti. Poi partono le mozioni di maggioranza e opposizione in Consiglio comunale, mai così in sintonia come in questa partita. Al coro si unisce la voce del sindaco Brugnaro, che ora parla in prima persona e difende a spada tratta, come fatto già in passato per il punto nascite, il presidio, affinché rimanga struttura di rete.

Consiglio comunale-10

Maggioranza e Lega

La Lega in Consiglio comunale è più in linea con la città che con la Regione. «Considerato che - si legge nella mozione della maggioranza - l'ospedale è al servizio di un bacino di utenza ben più ampio di quello composto dai soli residenti e che, non a caso, proprio perché la filiera turistica veneta che ogni anno raggiunge risultati straordinari ha il suo perno a Venezia, tanto che la nuova campagna di promozione del turismo della Regione ha scelto come claim promozionale la frase: "The Land of Venice", la scelta di classificare il Civile di Venezia quale ospedale di base non riconosce nè valorizza gli interventi di rilancio finora compiuti dalla Regione».

L'opposizione

«Il Veneto nella redazione delle schede ospedaliere - spiega la mozione della minoranza - non ha tenuto conto della specificità di Venezia e questo di fatto ha portato a un declassamento della struttura ospedaliera laddove, in considerazione del fatto che è chiamata a fornire servizi di rete, tale deve rimanere per poter servire una comunità insediata su un territorio ad alta specificità. L'ospedale Civile di Venezia è punto di riferimento dei residenti del centro storico e delle isole, degli ospiti, dei lavoratori, degli studenti, dei visitatori, delle personalità del mondo della cultura, dell’arte, della politica e della scienza. Il ridimensionamento comporta la perdita di operatori sanitari, la chiusura di reparti, lo scadere degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici».

Popolazione

«Il declassamento - scrivono i consiglieri di maggioranza - non risulta funzionale, almeno nell'immediato, ad alcun tipo di risparmio per il sistema sanitario regionale, né in termini organizzativi, né gestionali. Mentre potrebbe prefigurare uno svilimento nel medio e lungo periodo». Sono evidenti le particolarità del territorio anche in termini demografici, con una popolazione di over 65 che «a Venezia supera il 30% dei residenti, contro il dato medio del Veneto del 22%. Una popolazione anziana comporta un maggior numero di ricoveri, di richieste di cura, di assistenza e azioni incisive di soccorso in emergenza-urgenza».

Le richieste

«Il Consiglio comunale di Venezia a nome di tutta la città chiede al presidente della giunta regionale che vengano modificati gli elementi di valutazione  e la volontà di classificare l'ospedale quale presidio di base, definendolo invece, secondo la qualificazione ministeriale del 2015, presidio di primo livello. Chiede anche che venga concordata un'audizione del sindaco all'interno della quinta commissiomne regionale, in cui si sta discutendo il provvedimento, e che siano individuate proposte, sia nell'atto del riconoscimento dell'autonomia del Veneto, che nell'ipotesi di stesura della nuova legge speciale, a garanzia della permanenza dell'ospedale con le caratteristiche espresse». L’assemblea di Ca’ Farsetti ha chiesto con la mozione che si riconosca la specificità e l’unicità lagunare, le speciali necessità che essa comporta e che si continui il percorso di riqualificazione e di rilancio dell'ospedale Civile di Venezia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il Consiglio comunale unanime fa quadrato sul Civile: «Deve restare presidio di rete»

VeneziaToday è in caricamento