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Consultori famigliari, Bettin e Trabucco: «A Venezia ne mancano 2, in terraferma 4»

Un'interrogazione per portare la questione in Conferenza dei sindaci e individuare le nuove possibili localizzazioni delle strutture

«A Venezia mancano 2 consultori famigliari, in terraferma 4: il Comune si attivi subito con l’Ulss». Capogruppo e consigliere comunale del gruppo Verde Progressista in Consiglio, Gianfranco Bettin e Gianluca Trabucco, si mobilitano. In un'interrogazione chiedendo al primo cittadino Luigi Brugnaro di portare la questione in Conferenza dei sindaci. «Secondo i nuovi modelli e gli standard per l’assistenza territoriale del servizio sanitario nazionale (nella missione 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza) mancano 6 consultori in tutto - scrivono - Il consultorio, insieme alle altre attività rivolte ai minori nell'ambito dell'assistenza territoriale ad accesso diretto, è una struttura centrale e strategica nel sistema di welfare».

Garantisce, dicono, «prestazioni anche domiciliari, mediche specialistiche, diagnostiche e terapeutiche, ostetriche, psicologiche e psicoterapeutiche, infermieristiche, riabilitative, preventive, alle donne, ai minori, alle coppie e alle famiglie. Gli ambiti di attività del consultorio famigliare sono quelli previsti nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) - continuano Bettin e Trabucco - ci sono l'ostetrica, il medico ginecologo, lo psicologo, l'assistente sociale, l'infermiere, l'assistente sanitario, il personale amministrativo e altre figure come il mediatore linguistico culturale, il mediatore familiare, l'avvocato. Nella nostra interrogazione chiediamo che il sindaco ponga la questione dell’adeguamento urgente dei livelli delle prestazioni dei consultori in Conferenza e attivi una collaborazione con l’Ulss per individuare le nuove possibili localizzazioni dei consultori da attivare».

Il Consultorio, si legge nel sito dell'Ulss 3, "è un servizio sociosanitario rivolto alla persona, alla coppia e alla famiglia, dove è possibile affrontare le tematiche che riguardano la vita affettiva, sessuale e relazionale, la procreazione responsabile, la maternità e la paternità, la genitorialità, la tutela della salute della donna, la consulenza preconcezionale, la prevenzione dei disturbi dell’apparato genitale femminile, il climaterio e l’interruzione volontaria di gravidanza. Dedica inoltre particolare attenzione all’intervento rivolto a fasi cruciali o a situazioni di vita particolarmente conflittuali quali separazione e divorzio, violenza e maltrattamento. Per quanto riguarda la salute della donna, i percorsi assistenziali forniti dal consultorio fanno riferimento alle fasi del ciclo riproduttivo femminile (da 14 ai 64 anni). Le prestazioni socio sanitarie gratuite erogabili dai consultori riguardano percorsi strutturati, e non singole prestazioni".

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