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Inadempienze delle cooperative dei medici, risoluzione dei contratti. I sindacati: «Lo chiedevamo da mesi»

Riguardano i reparti di Anestesia e Pronto Soccorso di Mirano e Dolo, Pronto soccorso dell'ospedale Civile di Venezia e Radiologia di Mirano e Dolo. «Se non si potrà affidare ad altri il servizio si determinerà una scopertura di turni e altri disagi»

«Finalmente l’Ulss 3 interviene sugli appalti di servizi affidati a cooperative che forniscono medici in reparti ospedalieri di 13 lotti, di cui 5 risolti a causa di inadempienze molto gravi. Le risoluzioni dei contratti riguardano i reparti di Anestesia e Pronto Soccorso di Mirano e Dolo, Pronto soccorso dell'ospedale Civile di Venezia e Radiologia di Mirano e Dolo, in quest’ultimo addirittura la cooperativa non ha mai iniziato il servizio. Questa delibera di risoluzione arriva dopo molteplici segnalazioni che abbiamo posto alla direzione e dopo una denuncia pubblica sui disservizi provocati dalle cooperative in appalto che inevitabilmente ricadono sul personale diretto dell'azienda, aggravandone il carico di lavoro già elevato». Così i segretari Daniele Giordano (Cgil), Daniele Tronco (Spi Cgil) e Marco Busato (Fp Cgil), dopo i provvedimenti dell'azienda.

«Arrivati - dicono i sindacalisti - dopo 38 contestazioni dell'Ulss che equivalgono a mancanze nei confronti dei cittadini e dei lavoratori. Ora si procederà ad affidare il servizio ad altre cooperative arrivate successivamente in graduatoria, rimaniamo però preoccupati – proseguono i dirigenti sindacali - cambiare cooperativa non risolve il problema anche perché dobbiamo segnalare disservizi anche nei lotti che non sono stati messi in discussione dalla delibera del direttore generale, come nei reparti di Chioggia dove continuano a esserci problemi di copertura nei turni».

Per i sindacati, «nel lotto 11 relativo al Pronto soccorso dell’ospedale Civile di Venezia, non si sono presentate altre cooperative. Non potendo quindi affidare ad altri il servizio si determinerà una scopertura di turni che ricadrà inevitabilmente sui lavoratori dell’Ulss e sulla tenuta del servizio». Il nodo da affrontare è la carenza di organici del sistema sanitario. «Riteniamo non più rinviabile una pianificazione seria e concreta di assunzioni tale da scongiurare altri affidamenti a soggetti che poi, come abbiamo visto, non sono in grado di garantire servizi fondamentali. 

La Regione Veneto deve immediatamente intervenire affinché le Ulss possano assumere il personale, e farsi portavoce nella conferenza delle Regioni affinché si rinnovi il contratto della sanità scaduto da tre anni. Di questo passo se non ci saranno soluzioni urgenti sarà inevitabile il blocco dei servizi», concludono.

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