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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Crocieristica a Venezia, «dopo il calo, la svolta. Ma si seguano le indicazioni del Comitatone»

Il 2017 è stato l'anno peggiore per la crocieristica dal 2013 in poi, quando si è raggiunto il picco. Da allora i passeggeri si sono ridotti di oltre il 20% (400mila in meno)

L’arrivo delle navi da crociera a Venezia genera un impatto economico positivo per l’Italia pari a 410 milioni di euro, creando più di 4mila posti di lavoro. Nella città di Venezia, la spesa diretta di passeggeri, equipaggi e navi nel 2017 ha raggiunto i 155 milioni di euro, pari a 426mila euro ogni giorno, che diventano 676mila considerando i giorni in cui almeno una nave è in città. Con 1 milione e 417mila passeggeri e 466 toccate navi, la crocieristica copre quasi il 3% del pil dell’economia di Venezia. Sono questi parte dei dati emersi dallo studio realizzato da Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza, per Clia, l’associazione internazionale del settore crocieristico.

Passeggeri in netto calo nel 2017

Il 2017 a Venezia è stato infatti l’anno peggiore, con 82 toccate nave (-15%) e 400mila passeggeri (-21,4%) in meno rispetto al picco del 2013. Da allora, la spesa diretta complessiva è calata di 45 milioni di euro, mentre il giro di affari totale si è ridotto di 123 milioni di euro. «Dopo anni di calo, quello in corso potrebbe segnare un’inversione di tendenza, ma questo deve fungere da stimolo per applicare, il prima possibile, la strategia emersa dal Comitatone del 7 novembre 2017, l’unica in grado di garantire uno sviluppo sostenibile, di medio e lungo periodo, della crocieristica a Venezia - spiega Pino Musolino, presidente dell’Autorità Portuale di Venezia - Questo perché è l’unica strategia sostenuta da analisi scientifico-economiche multicriteria volute dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale, comprovate da perizie indipendenti e basate sia su considerazioni di carattere ambientale, sia su previsioni di andamento del mercato crocieristico mondiale».

«Seguire la strada del Comitatone»

«I numeri dimostrano che la nostra industria ha moltiplicatori importanti, specialmente nei porti capolinea come Venezia, che infatti produce effetti economici significativi sull’indotto della città, del territorio circostante, ma anche su tutto l’Adriatico - dice Roberto Martinoli, presidente Clia Italia - Sulla questione veneziana, apprezziamo il consenso raggiunto in passato dagli attori istituzionali locali e centrali. Siamo disponibili come sempre a collaborare con tutte le nostre risorse, ma ci aspettiamo che l’implementazione della roadmap del Comitatone sia celere, nell'interesse di tutti».

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