Guerra in Ucraina, un database con gli alloggi a disposizione per l'accoglienza ai rifugiati
Un servizio per facilitare la gestione degli aiuti in sinergia con i Comuni della Città metropolitana
Un database per mappare la disponibilità di alloggi, stanze e posti letto offerti a titolo gratuito dai cittadini per favorire, in linea con quanto auspicato dalla Prefettura, l'"ospitalità diffusa" alle persone ucraine che fuggono dalla guerra e giungono nel territorio metropolitano di Venezia. Il sindaco Luigi Brugnaro, che nei giorni scorsi ha incontrato, insieme al Prefetto di Venezia e ai direttori delle Ulss 3 e 4, tutti i sindaci degli altri 43 Comuni metropolitani per coordinare gli aiuti alle persone ucraine in fuga dalla guerra, ne ha promosso la creazione.
🇺🇦 Emergenza #Ucraina
— Luigi Brugnaro (@LuigiBrugnaro) March 6, 2022
💻Abbiamo attivato da oggi un database per favorire nei 44 comuni della @CMVenezia l’#ospitalità diffusa e coordinare gli aiuti alle persone ucraine in fuga dalla #guerra.
Un segno concreto di una comunità coesa.
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«Un segno concreto di una comunità coesa - commenta il primo cittadino metropolitano - Per coordinare gli aiuti alle persone ucraine in fuga dalla guerra». Qualsiasi cittadino, come proprietario di alloggio o titolare di attività ricettive nella città metropolitana, potrà da oggi, accedendo al link: "Offerta di ospitalità per la popolazione ucraina" in fuga dalla guerra, segnalare tipologia e quantità di alloggi messi a disposizione. Gli spazi dovranno essere immediatamente fruibili e dotati di utenze attive (acqua, gas, luce, riscaldamento). I dati saranno trasmessi poi ai sindaci dei Comuni, per verificarne la regolarità e correttezza, nonché la reale idoneità dell’alloggio, e verranno trattati allo scopo di aiutare il coordinamento degli aiuti.
Le Ulss hanno messo a disposizione i centri per i tamponi e per i vaccini, per uno screening sanitario veloce nei giorni subito dopo l’arrivo, passaggio indispensabile per fornire i green pass a chi arriva nel nostro territorio e non ne ha uno. «Abbiamo predisposto un vademecum e un canale dedicato sul sistema “Dime 041041” da mettere a disposizione delle famiglie che entrano in contatto con le persone che hanno bisogno di assistenza e informazioni nel quale saranno contenute le domande e le risposte su come fare per offrire ospitalità ai profughi ucraini – ha spiegato il sindaco Brugnaro -. Questo database è un ulteriore servizio per facilitare la gestione degli aiuti in sinergia con i Comuni».
«In questo momento di terribile dolore e tristezza per il popolo ucraino - ha proseguito il sindaco Brugnaro - vogliamo dare un aiuto concreto e tangibile a tutte quelle donne, uomini e bambini che si trovano a subire le conseguenze di questo conflitto. Venezia nell’accezione metropolitana, città aperta, e che nella sua storia si è sempre fatta paladina dei valori di libertà e rispetto delle diverse culture, non poteva restare sorda al grido di dolore di un intero popolo. Per questo ci siamo messi subito a disposizione nella speranza che la diplomazia e il buonsenso riescano, quanto prima, a mettere fine a questa insensata guerra. Ringrazio i colleghi sindaci che, dopo aver gestito due anni di pandemia in prima fila, si stanno dedicando con il massimo impegno a fronteggiare questa emergenza».