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Lunedì, 29 Maggio 2023
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Calendario (presunto) della fase 2 delle riaperture. Stop autocertificazioni nei comuni

Dal 27 aprile fabbriche, negozi, bar, ristoranti e parrucchieri, gradualmente e per 4 lunedì consecutivi. Il dato da tenere d'occhio sarà sempre l'indice di contagio R0

Dalle fabbriche ai negozi, bar, ristoranti e parrucchieri, ecco le ipotesi sul calendario della ripartenza dal 27 aprile al 18 maggio. Il governo del premier Conte prenderà una decisione nelle prossime ore. Tutto potrebbe avvenire nei prossimi 4 lunedì per una ripresa graduale delle attività dopo il lockdown. Secondo le anticipazioni emerse finora, il riavvio della cosiddetta fase 2 dovrà tenere conto di alcuni criteri: la situazione epidemiologica e l'evoluzione dei contagi, il monitoraggio costante del sistema sanitario nazionale e locale, la disponibilità dei dispositivi di protezione individuale, riporta Today

Andamento

Il dato da tenere d'occhio sarà sempre l'indice di contagio R0, che è sceso tra lo 0,5% e lo 0,7%, e permette di progettare la riapertura, con cautela. Ma il programma di riaperture rallenterebbe se questo indice dovesse ricominciare a risalire. E potrebbero scoppiare nuovi focolai, come spiegato in questi giorni dai virologi: a quel punto si dovranno isolare tempestivamente alcune regioni o alcune aree Zone che potrebbero diventare zona rossa. Il premier Giuseppe Conte deciderà entro il weekend, dopo le riunioni con gli enti locali e gli esperti del comitato tecnico scientifico e della task force guidata da Vittorio Colao. I sindacati, che lavorano con il governo per aggiornare i protocolli di sicurezza sul lavoro, frenano. Ma al contrario le Regioni, a partire dal dem Stefano Bonaccini (governatore dell'Emilia Romagna) e Confindustria, premono per riaccendere il motore. Conte si riserva una scelta nelle prossime ore, fermo restando l'inizio della "fase 2" il 4 maggio.

Ipotesi

Le attività dovrebbero riprendere dal 27 aprile, con il via libera ad alcuni settori con un rischio più basso di contagio secondo le tabelle Inail, ma solo per le aziende già in possesso dei protocolli di sicurezza: automotive, moda e componentistica. Da lunedì 4 maggio dovrebbero riprendere le attività con indice di rischio più basso: settore manifatturiero e tessile, costruzioni e commercio all’ingrosso. Obbligatorio il rispetto di nuove misure di sicurezza: turni scaglionati per entrata e uscita, postazioni di lavoro distanziate, misurazione della temperatura all’ingresso.

Stop autocertificazione

Per i movimenti dentro il proprio Comune non dovrebbe più servire l’autocertificazione e sarebbero consentiti spostamenti tra Comuni della stessa Regione. Resterà probabilmente il divieto di spostamenti tra Regioni. Su bus, metro, treni, aerei ci sarà un numero limitato di passeggeri con l’utilizzo alternato dei posti. Le nuove regole potrebbero prevedere misurazione della temperatura nelle stazioni e, per evitare ore di punta, tariffe differenziate nelle fasce. A partire dal 4 maggio dovrebbero riprendere le loro attività anche i laboratori e le altre attività di ricerca.

Parrucchieri, estetisti, bar

Lunedì 11 maggio possibile riapertura per il commercio al dettaglio, con garanzie di protezioni individuali e obbligo di distanziamento tra clienti. Per alcuni esercizi (abbigliamento e calzature, ad esempio) ci sarà l'obbligo di sanificazione dei prodotti. Anche parrucchieri e centri estetici dovrebbero avere il via libera alla ripresa dell'attività: dovrà essere rispettato il rapporto di uno a uno - un operatore e un cliente - e tutti gli strumenti andranno sterilizzati. Si potrà andare solo su appuntamento prenotando in anticipo, ma non ci sono certezze per quanto riguarda parrucchieri e centri estetici: si è parlato di lunedì 18 maggio, stessa data di ripartenza dei bar e ristoranti, solo accogliendo i clienti nel rispetto del distanziamento minimo, per i tavoli almeno due metri. 

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