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Metà dei turisti che visitano Venezia è extra Ue: gli orientali sono i più spendaccioni

A fare la parte del leone i cinesi, che nel 2018 hanno effettuato il 34% degli acquisti "stranieri" tax free in laguna. Il 72% dei prodotti appartiene alla categoria moda e fashion

Servizi esclusivi, customer experience, e innovazione tecnologica. Intorno a questi temi è ruotato il dibattito nel corso dell’evento “Il turismo extra Ue a Venezia: un’analisi dei trend e le nuove dinamiche di OTELLO 2.0 per il retail” organizzato nella splendida cornice di Palazzo Bauer da Global Blue, società leader nei servizi di Tax Free Shopping, in collaborazione con Associazione Piazza San Marco.

"Gli extra Ue sognano ancora di venire in Italia"

«Come prima cosa voglio ringraziare tutti coloro che sono presenti per la 2° Edizione di questo Workshop, che vuole essere un momento di confronto su una delle città simbolo del nostro Paese - ha sottolineato Antonella Bertossi, Partner Relationships & Marketing Manager Global Blue Italia - L’Italia resta una delle principali mete di viaggio, amata soprattutto dai turisti cinesi, russi e statunitensi. I primi mesi del 2018, anche a causa di un euro molto forte, sono stati impegnativi, ma già i dati delle ultime settimane mostrano segni positivi che ci fanno pensare a una ripresa del mercato a partire da settembre».

A Venezia il 72% degli acquisti dei turisti sono per "moda e fashion"

In particolare, il fascino della laguna continua ad attrarre i "globe shopper" in visita nel Belpaese. “Moda&Fashion” resta la categoria merceologia preferita dai turisti internazionali: il suo peso a Venezia, nei primi cinque mesi del 2018, è di oltre il 72% sul totale. Nello stesso periodo, Venezia è stata particolarmente apprezzata dai cinesi che hanno rappresentato la prima nazionalità nel mercato del tax free shopping, con un peso del 34% sul totale, seguiti dai turisti provenienti da Taiwan (oltre il 10%) e dagli statunitensi (10%). In termini di scontrino medio, i dati Global Blue evidenziano che sono stati i turisti cinesi ad aver registrato il budget medio di spesa più alto e, in particolare, a Venezia questa cifra ha superato addirittura la media italiana. Inoltre, l’incidenza della spesa cinese starebbe aumentando in questi primi mesi 2018.

Metà dei turisti da Paesi extra Ue

A conferma di ciò i dati elaborati da Ciset, il Centro internazionale di studi sull’economia del turismo. «Venezia continua a essere la meta sognata da milioni di turisti stranieri e anche nel 2017 ha visto l’86,5% di visitatori provenire dall’estero – dichiara Damiano De Marchi, esperto di turismo di Ciset -. Di questi il 35,5% giunge dall’Unione Europea, mentre ben il 51% è rappresentato dai Paesi extra Ue, che negli ultimi dieci anni sono cresciuti a cifra doppia rispetto agli altri. La spesa generata da questi ultimi l’anno scorso ha superato 1,2 miliardi di euro, in aumento del 6% rispetto al 2016. Leggermente in calo, invece, la spesa media giornaliera che si attesta a circa 190 euro, rimanendo comunque superiore alla spesa media del turista proveniente dall’Europa. I più 'spendaccioni' in termini di spesa media giornaliera sono gli asiatici: giapponesi e indiani seguiti dai russi che alla ripresa dei flussi associano anche una forte ripresa della spesa».

L'assessore Mar

Di turismo di qualità, culturale, esperienziale e sostenibile ha parlato l’assessore al Turismo del Comune di Venezia, Paola Mar, sottolineando l’importanza del progetto #EnjoyRespectVenezia. «Per questa campagna siamo stati scelti da Tencent, il più importante provider tecnologico di servizi cinese, per essere fra le 4 città europee, unica in Italia, a poter veicolare sui canali della piattaforma dei Mini Program con contenuti nostri, con un ritorno su circa 900 milioni di cinesi». L’assessore, che ha confermato sia il trend di crescita degli arrivi dalla Cina, sia il raggiungimento dell’obiettivo di destagionalizzare il turismo in città, ha inoltre affrontato il tema dei tornelli e dei varchi per la gestione dei flussi turistici mordi e fuggi, ribadendo che «Venezia non è chiusa, è una città dove ci si può divertire e fare dell’ottimo shopping, ma deve essere rispettata».

L'associazione Piazza San Marco

Il workshop è stato realizzato con la collaborazione dell’Associazione Piazza San Marco, che ha visto la partecipazione del suo presidente, Claudio Vernier, il quale nel corso del suo intervento ha ricordato come l’associazione, nata 26 anni fa, «da sempre ha una visione preferenziale e diretta sull’andamento del turismo d’elite. Quest’ultimo, in questi anni, qui a Venezia, è in sofferenza. Riteniamo lo sia anche e soprattutto per la mancanza di servizi e commodities adatti a questo tipo di clientela. L’associazione, che da sempre si impegna nella salvaguardia del patrimonio culturale e storico dell’Area Marciana e nella sua promozione, ha visto nella collaborazione con Global Blue e la conseguente apertura della Vip Lounge un’azione atta a contrastare questo trend. L’obiettivo è accogliere il turista e salvaguardarne l’esperienza in modo tale che sia di qualità anche nel settore dello shopping».

L'aeroporto Marco Polo

Presente anche Anna Vianello, responsabile Customer Experience dell’aeroporto Marco Polo di Venezia, che ha sottolineato come il capoluogo veneto «ha sempre guardato al di là dei suoi confini territoriali e l’aeroporto ne è un chiaro esempio, in quanto punta ad essere uno scalo sempre più internazionale sia per quanto riguarda il network che per i livelli di servizio. L’87% del nostro traffico è rappresentato da rotte internazionali, e il 41% dei passeggeri che partono da Venezia hanno una destinazione finale al di fuori dell’area Schengen, con una crescita annua del 6%. Ovviamente stiamo tenendo ben a mente queste cifre in questo periodo di particolare fermento per l’aeroporto, che ha visto e vedrà concretizzarsi importanti ampliamenti infrastrutturali e progetti di miglioramento che partono dalla sempre maggiore attenzione riposta sugli ospiti dell’aeroporto».

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