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Venezia torna a puntare sul vaporetto ad idrogeno

Decal Spa entra in Hydrogen Park: ora a braccetto con Confindustria per garantire un futuro green al trasporto pubblico in laguna

Decal Spa entra in Hydrogen Park. Confindustria Venezia-Rovigo, socio di maggioranza della società consortile, ha ceduto il 10% delle quote in suo possesso all'azienda specializzata in servizi di stoccaggio di prodotti chimici e petrolchimici. La sua attività si concentrerà sullo sviluppo di nuove tecnologie, sulle energie da fonti rinnovabili e conserverà la propria vocazione storica: l’utilizzo dell’idrogeno. Anche per garantire un futuro "green" al trasporto pubblico in laguna.

Vaporetto a idrogeno

«Avevamo dichiarato che non avremmo chiuso Hydrogen Park ma l’avremmo rafforzato - scrive Confindustria - sollecitati anche dalle rappresentanze sindacali che riconoscevano in esso uno strumento importante. E come avviene in un territorio responsabile, le parti sociali si sono ascoltate e hanno cooperato nella difesa delle iniziative virtuose, dell'impresa e del lavoro. Decal è una società importante per la nostra area. Sta effettuando investimenti rilevanti per riconvertire il proprio stabilimento e adibirlo allo stoccaggio del gas naturale liquefatto (Gnl). Il suo ingresso in Hydrogen Park fornisce ulteriori motivazioni per far crescere la società consortile e attrarre nuovi partner. Ora dobbiamo darci da fare, tutti insieme, affinché il vaporetto a idrogeno ottenga le autorizzazioni necessarie al suo utilizzo».

Fiducia nelle energie alternative

«Decal Spa è onorata della proposta ricevuta da Confindustria Venezia e ringrazia il presidente Marinese per questo e per la considerazione manifestata - dichiara Angelo De Bellis, direttore affari generali in Decal Spa -. Crediamo fermamente nella crescita e nell’utilizzo delle energie alternative e siamo lieti di poter dare il nostro contributo per il perseguimento degli obiettivi di sviluppo che il consorzio Hydrogen Park intenderà darsi».

Il consorzio

Il consorzio Hydrogen Park è stato costituito il 15 luglio 2003 per la realizzazione di un distretto dell'idrogeno a Porto Marghera. Nell'aprile 2005 è stato trasformato in società consortile. Oggi è una realtà consolidata, che annovera tra i propri soci Confindustria Venezia area metropolitana di Venezia e Rovigo, Sapio, Eni, Berengo, Arkema e Decal. La prima fase dell’attività di Hydrogen Park (2005-2010) è stata orientata verso l’innovazione e lo sviluppo nel settore delle applicazioni stazionarie dell’idrogeno. Il progetto di maggiore impatto, un impianto per la produzione di energia elettrica da 16 megawatt interamente alimentato con tale fonte, è stato realizzato all’interno del sito della centrale termoelettrica Palladio di Fusina. Successivamente al 2010, le attività di ricerca e innovazione legate agli impieghi dell’idrogeno hanno iniziato ad avere un notevole impulso in Europa, mettendo in evidenza un crescente interesse non tanto per gli impieghi nella generazione di energia, quanto per quelli relativi alla mobilità. È stato quindi concepito e condiviso con la Regione Veneto un progetto per la realizzazione di un vaporetto a idrogeno. Denominato Hepic (Hydrogen Electric Passenger) ha raccolto l’interesse di Alilaguna e di alcuni partner. 

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