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I decreti del governo hanno evitato almeno 200 mila ricoveri a marzo

I risultati di una ricerca scientifica in uscita sulla rivista PSAS parlano di una riduzione del contagio del 45% fino al 25 marzo

Dall'inizio dell'epidemia al 25 marzo il contagio da Sars COV-2 è stato ridotto del 45 % grazie alle restrizioni di mobilità sottoscritte dal governo italiano. Si tratta del risultato di uno studio, in uscita sulla prestigiosa rivista scientifica PNAS, svolto da un gruppo di scienziati italiani con alle spalle una consolidata esperienza nello studio della diffusione delle epidemie in particolare del colera e di altre malattie legate all’acqua. Gli autori della ricerca, Marino Gatto, Enrico Bertuzzo, Lorenzo Mari, Stefano Miccoli, Luca Carraro, Renato Casagrandi, Andrea Rinaldo, provengono dal Politecnico di Milano, Università Ca’ Foscari Venezia, Università di Zurigo, EPFL di Losanna e Università di Padova.

I ricercatori hanno realizzato il primo modello di contagio per l’Italia che tiene conto sia dell’evoluzione temporale dell’infezione nelle popolazioni locali che della loro distribuzione geografica, integrando gli spostamenti degli individui per raggiungere il luogo di lavoro, con una risoluzione a livello provinciale. Per stimare la mobilità dell’epidemia si sono serviti di censimenti Istat e, per capire di quanto questa si sia ridotta dopo le restrizioni imposte, hanno sfruttato la geolocalizzazione dei cellulari. I dati risultati riportati su una mappa e poi confrontati con l’andamento reale dell’epidemia hanno evidenziato un’elevata accuratezza del modello matematico, che potrà quindi essere impiegato nello studio dei prossimi provvedimenti.

Dall'analisi della geografia del contagio è emerso che l'epidemia nelle prime fasi si sia mossa velocemente seguendo i percorsi delle principali infrastrutture di trasporto del Paese. 

«I 200.000 ricoveri che sarebbero stati necessari senza restrizioni avrebbero sicuramente ecceduto la capacità degli ospedali. - sostiene Marino Gatto, professore di Ecologia del Politecnico di Milano e primo autore dello studio - Possiamo concludere che le misure molto restrittive imposte a partire dal 10 marzo sono responsabili del calo nei contagi che osserviamo in questi giorni».

«Aggiornando il modello con i dati attuali, le nostre proiezioni confermano una discesa dei contagi nelle prossime settimane se le attuali misure di restrizione saranno mantenute - aggiunge Enrico Bertuzzo, professore di Idrologia all’Università Ca’ Foscari Venezia e coautore dello studio - Tuttavia, l'incertezza è ancora elevata e ogni nuovo dato disponibile è importante per comprendere la dinamica dell'epidemia e la sua possibile evoluzione futura».

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Il grafico mostra la richiesta di ospedalizzazioni in diversi scenari. Baseline scenario si riferisce alla diffusione dell’epidemia avvenuta tenendo conto di tutte le misure di restrizione adottate. Lo scenario A corrisponde al caso in cui fossero state implementate le misure di Febbraio, ma non il lockdown di Marzo. Lo scenario B invece si riferisce al caso in cui non fosse stata presa nessuna misura. Le mappe riportano l’aumento atteso di ospedalizzazioni nelle varie province rispetto allo scenario baseline.
 

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