Il decreto aiuti conferma le limitazioni agli affitti brevi
Ora il Comune di Venezia potrà redigere un regolamento con l'obiettivo di gestire le locazioni turistiche e favorire la residenzialità
Con l'approvazione del Decreto aiuti, passato ieri al Senato, diventa norma anche la possibilità di mettere un freno agli "affitti selvaggi" a Venezia. Tra le misure contenute nel provvedimento, infatti, è specificato che il Comune lagunare potrà individuare, «con particolare riguardo al centro storico e alle isole», i limiti massimi e i presupposti per la destinazione degli immobili residenziali ad attività di locazione breve.
L’obiettivo è limitare il dilagare dei posti letto a disposizione dei turisti, favorire gli affitti di lunga durata e preservare la residenzialità nel centro storico, tutelando il patrimonio storico-artistico e sociale della città. La misura, proposta nelle scorse settimane dal deputato Nicola Pellicani, è condivisa anche dal sindaco Luigi Brugnaro: «L'emendamento - aveva spiegato alcuni giorni fa - vede la città apripista nella sperimentazione di provvedimenti innovativi in tema di gestione dei flussi turistici. Il Comune di Venezia avrà ora la responsabilità di redigere un regolamento che vada a dettare delle nuove linee per gestire il fenomeno delle affittanze turistiche brevi e favorire invece quelle per la residenzialità, così da facilitare coloro che decidono di stabilirsi in città per lunghi periodi. Il turismo è una risorsa fondamentale per Venezia, che crea tanti posti di lavoro, ma i flussi vanno regolati».