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Quarantene all'ordine del giorno nelle scuole, Tonon: «La Dad, non la Did, va garantita a tutti»

Lettera della consigliera comunale all'ufficio scolastico regionale. «Alcuni istituti se non ci sono almeno tre alunni in quarantena, e quindi se non lo è tutta la classe, prevedono solo la didattica integrata (Did). Così alcuni ragazzi restano isolati»

La didattica a distanza, prevista solo se almeno tre alunni di una classe sono in quarantena, e quindi in automatico è in quarantena l'intera classe, rischia di escludere quei ragazzi che, essendo casi singoli, rimangono a casa senza Dad perché non viene attivata. È quanto ha spiegato la consigliera comunale Cecilia Tonon (Venezia è tua) che ha inviato una lettera all'ufficio scolastico regionale. «Le quarantene anche individuali sono ormai all'ordine del giorno. La Dad deve essere garantita a tutti gli studenti in quarantena, e tutte le scuole devono attivarla - si legge - Capita sempre più di frequente che singoli ragazzi sani, negativi al tampone, vaccinati, siano costretti a perdere settimane di scuola a causa di quarantene per mero contatto con positivi, anche famigliari, con perdita non solo di didattica, ma anche di socializzazione con compagni e docenti, nonché di un ritmo quotidiano, tutte cose indispensabili alla crescita ed alla maturazione dei ragazzi».

Dice Tonon, la Did (didattica integrata) che spesso avviene tramite assegnazione di compiti da svolgere a casa o visualizzazioni di video su YouTube, non è la stessa cosa per un alunno in quarantena che deve comunque arrangiarsi a recuperare da sé e non è più parte attiva della sua classe, non può intervenire, non puù essere presente in diretta alle lezioni in aula. «Non si può pensare che, nel caso di studenti adolescenti costretti in quarantena, sia demandato alla loro ancora incompleta autonomia l'informarsi su quanto è stato fatto in classe, lo studio di lezioni a cui non hanno assistito, lo svolgimento di compiti per casa su materie che non sono state loro spiegate. Dopo 2 anni, dall'inizio dell'emergenza e dopo il rodaggio dello scorso anno, la Dad potrebbe essere immediata e automatica per tutti gli istituti e non solo per alcuni, cosa che genera peraltro distinzioni». 

La Dad, continua la consigliera, non equivale alla didattica in presenza. «Ma garantisce alcuni aspetti fondamentali: l'ascolto delle spiegazioni, la sopravvivenza di un contatto con la classe e con gli insegnanti, cosa fondamentale in un momento dove c'è l'alto rischio che questi ragazzi si isolino sempre più; e garantisce al ragazzo a casa una scansione dei tempi quotidiani: queste cose non sono in alcun modo garantite dalla cosiddetta Did, che non si può ritenere equivalente alla Dad per i ragazzi in quarantena. Alla luce della situazione odierna, appare pertanto inspiegabile e inaccettabile la presa di posizione di alcuni istituti secondo cui “per i singoli casi in quarantena può essere attivata la Did ma non la Dad". Questa "dispersione scolastica involontaria" è urgente e non va presa sottogamba. I quasi 2 anni di scuola a singhiozzo trascorsi da inizio pandemia hanno già prodotto effetti deleteri sulla psiche dei nostri ragazzi, con accresciute difficoltà a socializzare, apatia, depressioni, ansia, disorientamento, nervosismo, inerzia, sempre maggiore difficoltà a riprendere ritmi normali di impegno e di concentrazione e studio. Una situazione che non è più circoscritta a qualche caso isolato ma è ormai di drammatica emergenza e in espansione, da quasi due anni».

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