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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Il premio AIMO 2022 Diego Ponzin, direttore della Banca degli Occhi del Veneto

Ponzin individuato come “Innovatore nell’attività di eye banking e trapianto di cornea”

Ha all’attivo più di trent’anni di attività nel settore, è a tutti gli effetti uno dei principali esperti di eye banking a livello internazionale. Sperimentatore, innovatore, Diego Ponzin è stato insignito in questi giorni del premio AIMO 2022, riconoscimento alla carriera conferito dall’associazione italiana medici oculisti.

Padovano, oculista e direttore sanitario di Fondazione Banca degli Occhi del Veneto, attualmente Presidente di SIBO (Società Italiana Banche degli Occhi), Diego Ponzin ha conosciuto e condiviso la visione pionieristica del professor Giovanni Rama che immaginò già negli anni Ottanta, primo in Italia, la creazione di una banca che potesse conservare i tessuti oculari per ridare la vista ai pazienti in attesa di trapianto. A partire dal 1993, Ponzin avviò a Mestre il primo laboratorio in grado di analizzare e processare quegli stessi tessuti, dando vita concretamente ad una banca degli occhi capace di inviare cornee per trapianto in tutto il paese, secondo standard precisi e codificati. Ha sperimentato negli ultimi anni “il sorpasso” delle nuove tecniche di trapianto sulle metodologie tradizionali, con la preparazione di sottili lembi più simili a fasci di cellule che a veri e propri tessuti, tecniche che stanno prendendo il sopravvento su quelle tradizionali basate sulla sostituzione della cornea malata con una nuova ed intera da donatore. Collabora con oltre 200 oculisti, alla guida della struttura mestrina che è oggi in grado di provvedere alla richiesta di oltre 4.600 tessuti oculari per trapianto ogni anno.

Il premio AIMO 2022 è stato consegnato al dottor Diego Ponzin con una motivazione che lo ha individuato come “Innovatore nell’attività di eye banking e trapianto di cornea”. «Ringrazio i colleghi oculisti di AIMO –commenta Diego Ponzin – per questo segnale che condivido con tutta la squadra di Fondazione Banca degli Occhi del Veneto e che interpreto come un riconoscimento all’ambito italiano dell’eye banking, che davvero negli ultimi anni sta offrendo un grandissimo impulso al progresso delle tecniche di trapianto di cornea. Grazie alla collaborazione tra le banche e i chirurghi oftalmologi, il trapianto è divenuto un intervento molto meno invasivo per il paziente, molto più efficace nei progressi della visione, più rapido e sostenibile anche per le strutture sanitarie. Un traguardo importante per la qualità della vita dei pazienti».

La nuova visione promossa da Ponzin oggi guarda al futuro, in particolare a quello dei giovani chirurghi oftalmologi che si affacciano alla professione. «Dopo aver facilitato la diffusione del trapianto, e il suo miglioramento, un nuovo obiettivo è quello di contribuire alla preparazione dei giovani che si vogliono cimentare con queste tecniche rivoluzionarie, che necessitano di grande approfondimento e notevole manualità - spiega Ponzin -. Il bagaglio che abbiamo maturato in banca degli occhi vorrei fosse trasmesso alla nuova generazione di professionisti, chiamata ad operare sempre più in una chirurgia estremamente selettiva, personalizzata sull’occhio del paziente, che intervenendo in pochi millimetri di tessuto può davvero aprirsi alle nuove frontiere della medicina».

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