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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Lavoratori dei centri per l'impiego e della polizia provinciale: «Presto fuori dal limbo»

Approvate le mozioni del consigliere regionale LeU Piero Ruzzante: «Servono stabilità e più garanzie per il loro futuro e quello delle loro famiglie»

Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato giovedì le mozioni del consigliere LeU Piero Ruzzante sul Bilancio consolidato e i dipendenti delle province. La Giunta si è impegnata a dare maggiori garanzie per la stabilità dei lavoratori dei Centri per l'impiego, transitati in Veneto Lavoro, e a trasferire quanto prima i dipendenti delle polizie provinciali all'interno dell'organico della Regione: «un segnale importante - commenta Ruzzante - per questi operatori che da mesi chiedono certezze per il loro futuro e quello delle loro famiglie».

Bilancio consolidato

«Dopo anni di tagli indiscriminati alla spesa pubblica, con relative riduzioni degli organici, sarebbe ora di invertire la rotta e investire seriamente su questi servizi utili a tutti i cittadini del Veneto», aggiunge il consigliere di Liberi e Uguali, spiegando il contenuto dell'ordine del giorno presentato durante la discussione sul progetto di legge per l'armonizzazione dei fondi per il personale regionale. «Il Consiglio ha anche approvato la proposta di Liberi e Uguali di inserire nel prossimo bilancio consolidato anche Veneto Sviluppo e Veneto Strade: una scelta - conclude Ruzzante - che ritengo in linea con i principi di trasparenza e partecipazione democratica».

Il sindacato

«Abbiamo sempre chiesto che venisse messa al centro la qualità del lavoro per garantire servizi efficienti ai cittadini in un settore come quello delle politiche del lavoro - commenta il segretario della Funzione Pubblica della Cgil Venezia, Daniele Giordano -. Anche in merito alla polizia provinciale riteniamo grave che questo personale sia stato lasciato nel limbo. All’emorragia degli operatori andati in mobilità o in pensione non si è rimediato in alcun modo. In circa 10 anni anni a Venezia siamo passati dalle 40 unità ai circa 22 agenti oggi in servizio, inclusi quelli che svolgono attività amministrative. La polizia provinciale vigila sull’attività di caccia nell’interesse dei cittadini e dell’ecosistema lagunare, e opera un controllo strategico sulla raccolta e la provenienza del pescato, in particolare sulla garanzia di salubrità delle vongole. Per questo è bene che la Regione vigili attentamente su questo percorso di passaggio, e lo concretizzi entro il 2018».

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