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Via libera al distretto socio sanitario Ulss 3 di Marghera

La variante approvata il giunta va in Consiglio comunale, così si completa l'iter per la realizzazione del centro poliambulatoriale che comporterà la demolizione dell’ex asilo Sacro Cuore in piazza Municipio

Dalla giunta comunale via libera alla variante per la realizzazione del nuovo distretto socio-sanitario Ulss 3 a Marghera.  

Come sempre ora il voto definitivo spetta al Consiglio comunale. approverà a maggioranza, segnerà il punto di partenza della nascita del centro poliambulatoriale di Marghera, che comporterà la demolizione dell’edificio dell’ex asilo Sacro Cuore in piazza Municipio. «La variante al Piano degli interventi - spiega l'assessore all'Urbanistica Massimiliano De Martin - prevede la modifica della zonizzazione dell'area dell'attuale distretto sanitario in via Tommaseo (blocchetto di tre piani già inserito in contesto residenziale) che su richiesta dell'azienda Ulss verrà valorizzato con destinazione residenziale».

La Regione sta scrivendo il progetto definitivo per la realizzazione dell’opera pubblica, finanziata con fondi regionali e con finanziamenti derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. «Marghera avrà così un nuovo distretto sanitario, centrale, moderno, collegato perfettamente con i mezzi pubblici e funzionale - commenta l'assessore alla Coesione sociale Simone Venturini - si tratta di un'operazione attesa da tanto tempo per la quale l'Ulss 3, la Regione e il Comune hanno lavorato senza sosta. L'operazione consentirà anche di dare nuova vita a un'area centrale, ma chiusa da tempo e a rischio degrado. I servizi sanitari erogati nell'attuale distretto non subiranno così nessuna interruzione: la sede di via Tommaseo continuerà infatti a operare fino all'entrata in funzione del nuovo distretto».

«Un passaggio fondamentale, che permette di completare il cammino preparatorio - sottolinea il direttore generale della Ulss 3 Edgardo Contato - e consente all'azienda sanitaria di proseguire nel suo obiettivo di edificare la nuova sede. Questo progetto si inserisce, grazie al Pnrr, in un vasto piano di razionalizzazione che impegna lUlss 3 e che disegna la mappa della sanità territoriale del futuro, a Mestre e Marghera, ma non solo in queste aree, anche in una rete diffusa che si sta via via realizzando. Si dimostra, anche attraverso questo passaggio, la caparbia realizzazione dei vari successivi step di un cammino tracciato grazie alla collaborazione tra le istituzioni coinvolte».

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