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In arrivo i droni per trasporti medici urgenti

La tecnologia è frutto di un progetto italo-israeliano sotto il patrocinio della società Cav. «Una svolta per servizi come il trasporto di organi o medicinali salvavita»

Dopo i droni per monitorare il traffico in autostrada, arrivano quelli per i servizi di emergenza. A studiare la nuova tecnologia è Cav (Concessioni autostradali venete), impegnata in questo periodo nel progetto denominato SKY53 che prevede l’impiego di aeromobili a pilotaggio remoto per il trasferimento di materiale medico e sanitario, realizzando un collegamento rapido tra le strutture ospedaliere. Allo sviluppo operativo stanno lavorando due importanti realtà internazionali della tecnologia, l’italiana Calvi e l’israeliana Gadfin.

Cav è coinvolta, come spiega l'amministratore Ugo Dibennardo, sia perché gestisce uno snodo strategico della viabilità a Nordest, in un’area dove sorgono poli sanitari d’eccellenza, sia perché è già dotata di una infrastruttura tecnologica per l’utilizzo di droni, che al momento sono impiegati per monitorare l'autostrada e il traffico. «Come per la mobilità - spiega Dibennardo - anche l’assistenza sanitaria sta attraversando una transizione tecnologica epocale e in questo passaggio è fondamentale garantire un sistema di trasporto veloce, efficiente e sicuro».

Il trasferimento di materiale medico-sanitario con droni, infatti, è destinato a superare i limiti insiti nel tradizionale trasporto terrestre, spesso congestionato, con l’obiettivo di ridurre i tempi di spostamento, anche a medio raggio (circa 100 km). Una svolta necessaria se si pensa a servizi urgenti come il trasporto di organi o medicinali salvavita. Il sistema SKY53, che prevede il volo autonomo dei droni gestito da una centrale operativa, è già in una fase avanzata di sviluppo, con centinaia di ore volo operativo eseguite in area test. A breve, quindi, dovrebbe diventare realtà.

«La sicurezza - spiega il direttore tecnico di Cav, Sabato Fusco – è uno dei requisiti fondamentali del progetto, sia per quanto riguarda il sistema di controllo di volo, che i droni stessi: questi ultimi sono dotati di sistema di comando ridondante, sistema laser anticollisione, sistema di emergenza in caso di interferenze elettromagnetiche e paracadute». La società presenterà il progetto all’interno di Innovabiomed, network di aziende e soggetti dell’innovazione biomedica che si svolgerà a VeronaFiere il 24 e 25 maggio.

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