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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Premio Internazionale della Bontà a due veneziani per il loro impegno sociale

Andrea Padoan e Mario Bosetti si sono distinti nel sociale fondando un’iniziativa benefica che aiuta numerosi veneziani in difficoltà, in particolare coloro che hanno perso tutto a causa della marea eccezionale dello scorso novembre.

«Promotori del bene per la salvaguardia di Venezia e dei suoi abitanti in difficoltà» sono le parole che accompagnano un importante riconoscimento assegnato lo scorso 8 agosto a due veneziani: si tratta del Premio Internazionale della Bontà, un’onorificenza conferita dal Comitato della Croce di Cavarzere che, da oltre vent’anni, opera nell’ambito del volontariato.

Il riconoscimento, giunto quest’anno alla 20ª edizione, viene assegnato a chi si è distinto particolarmente in azioni di solidarietà. Ad essere premiati, tra gli altri, sono stati i veneziani Andrea Padoan, presidente del Consorzio Friendly Venice Water Taxi, e Mario Bosetti, gondoliere da oltre trent’anni e rappresentante della categoria professionale. Attivi da tempo nel volontariato, dopo l’eccezionale acqua alta dello scorso novembre hanno dato vita a un’iniziativa benefica che aiuta numerosi cittadini in difficoltà: «Io e Mario stiamo creando una cosa molto importante - spiega Andrea - Senza metterci d’accordo, durante l’acqua granda ci eravamo entrambi messi al servizio della cittadinanza per aiutare i più bisognosi, io con il mio consorzio e lui, altrettanto, con i suoi aiutanti. Abbiamo quindi pensato di unire le forze per creare un’associazione benefica che comprendesse motoscafisti e gondolieri. Si tratta di una rete solidale che non elargisce denaro ma assistenza in prima persona. È un’idea che c’era già prima della marea eccezionale ma che, per ovvi motivi, si è ampliata da novembre».

Un impegno, il loro, che non è passato inosservato e che è stato valorizzato dal Comitato della Croce di Cavarzere, presieduto da Fiorenzo Tommasi, durante la manifestazione di consegna dei premi tenutasi a Chiusi della Verna (Ar). Andrea ricorda con emozione quel momento: «Volevamo rimanere nell’anonimato ma la commissione ci ha invitati fortemente a ritirare il premio. È stata una soddisfazione indescrivibile: quando ci hanno presentati davanti al pubblico e hanno iniziato a raccontare la nostra storia, le gambe hanno cominciato a tremarmi».

Entrambi del ’64, Andrea e Mario si conoscono dall’adolescenza e sono cresciuti insieme tra le calli di Castello. Aiutare i concittadini in difficoltà è, per loro, un vero e proprio bisogno, che soddisfano evitandone però l’ostentazione: «Non ci piace metterci in mostra. A spingerci è il cuore, nient’altro. Io quando vedo una persona in difficoltà mi prodigo sempre per darle una mano. Non mi devi dire “bravo” ma devi chiedermi “Quando posso venire con te ad aiutare il prossimo?”» spiega Andrea.

L’iniziativa solidale dei due veneziani ha già in programma un progetto per il prossimo inverno: «Grazie alle regalie di un noto supermercato, faremo dei pacchi natalizi composti da beni primari che porteremo personalmente ai bisognosi».

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