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Ulss 4, nella gastroenterologia entra in funzione il nuovo ecoendoscopio

Il dispositivo consente di effettuare un’ecografia endoscopica: indagine complementare all’endoscopia digestiva e all’ecografia addominale

Completata con successo la fase di test, nella gastroenterologia dell’Ulss 4 è entrato in funzione il nuovissimo ecoendoscopio. Si tratta di un’apparecchiatura di nuova generazione che consente di effettuare un’ecografia endoscopica: indagine complementare all’endoscopia digestiva e all’ecografia addominale.

«È una sonda endoscopica che sull’estremità porta una microsonda ecografica - spiega il direttore dell’unità di gastroenterologia, Davide Giacomin -. Sono unite in un’unica apparecchiatura e permettono di effettuare l’ecografia dall’interno dell’addome garantendo, in tal modo, una maggior precisione diagnostica e, all’occorrenza, anche atti terapeutici». «L’ecoendoscopia può sostituire altre tecnologie nella diagnosi di alcune patologie - osserva il dottor Giacomin - come ad esempio i calcoli delle vie biliari ma più spesso costituisce una metodica di immagini complementare alla TAC ed alla Risonanza Magnetica. Questo si realizza ad esempio nella stadiazione dei tumori dell’esofago, dello stomaco, del pancreas, del retto, dove il suo ruolo è diventato imprescindibile». L’invasività dell’esame eco endoscopico è paragonabile a quella delle normali indagini endoscopiche; il tempo di esecuzione della procedura, che viene condotta in sedoanalgesia, è intorno ai 30 minuti circa.

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