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"Spostamenti, trasferimenti, zero continuità educativa: andremo dal garante dell'infanzia"

"Insegnante non significa sorvegliante, così ogni sforzo pedagogico viene vanificato, a scapito dei piccoli e delle maestre: valutiamo di denunciare alla procura della Repubblica"

Spostamenti giornalieri delle insegnanti da una scuola all'altra, oppure trasferimenti fino a fine anno in altre sedi. Mosse che, secondo la Fp Cgil di Venezia, tradiscono la logica di un servizio educativo come "mero servizio di sorveglianza dei bambini senza rilevanza pedagogica". "Trasferire le educatrici quasi alla fine dell’anno - rileva il segretario, Daniele Giordano - significa costringerle a lasciare i propri bambini e le famiglie con le quali si è costruito un percorso didattico e una solida alleanza educativa". Tutto a causa di una scarsa capacità organizzativa da parte dell'amministrazione.

'Cattiva Organizzazione'

"Le educatrici non avranno la possibilità di cogliere i frutti del proprio lavoro sia per quanto riguarda le verifiche finali sia per la festa di fine anno, coronamento dell’anno educativo appena trascorso. L’amministrazione aveva assicurato che quest’anno gli spostamenti sarebbero stati drasticamente ridotti proprio nell’interesse dei bambini e delle famiglie. 

Continuità educativa

"Se guardiamo i dati reali - spiega Daniele Giordano - alcune educatrici denunciano uno spostamento a settimana. Questo vuol dire che si continua a non dare nessuna certezza ai bambini sulla continuità educativa. Ricordiamo che durante gli spostamenti giornalieri, spesso capita di dover abbandonare i laboratori didattici che sono già in corso con i propri bimbi, o dividere i bambini nelle altre classi, per andare a supplire un’altra situazione di sofferenza ancora maggiore. Siamo a conoscenza di situazioni per le quali una insegnante titolare rimane da sola con la classe, o una parte di essa, più il bambino disabile dal mattino alle 8 fino alle 11, orario nel quale arriva la collega del turno pomeridiano. A questo si aggiunge il fatto che stanno aumentando i casi di malattia professionale per le educatrici, a dimostrazione di come questo Comune non garantisca condizioni di lavoro per la tutela della salute. Per tutte queste ragioni – conclude Fp Cgil Venezia - valuteremo di denunciare alla procura della repubblica l’amministrazione per quanto sta determinando e scriveremo al garante dell’infanzia". 

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