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Sedi alternative per i seggi. Ticozzi: «Basta penalizzare le scuole»

Elezioni del 25 settembre sempre più vicine. Il consigliere comunale veneziano chiede che le attività didattiche non vengano interrotte

«Lo dico prima in veste di docente che di consigliere. Basta penalizzare le scuole, si trovino sedi alternative per i seggi». Le elezioni politiche del 25 settembre si avvicinano. Paolo Ticozzi, consigliere comunale del Partito Democratico, chiede che non vengano interrotte le attività didattiche in occasione dell'appuntamento elettorale. 

«Con me lo chiede anche il ministero dell'Interno, che negli ultimi anni ha spinto in questa direzione istituendo anche un fondo per i Comuni che nel 2021 hanno individuato sedi alternative» Il consigliere dem prosegue: «quello dei seggi nelle sedi scolastiche è un problema annoso, che si ripropone ciclicamente a ogni elezione, ma che stavolta risulta aggravato dagli anni di pandemia che hanno a loro volta fortemente penalizzato l'istruzione, vanno quindi assolutamente trovati spazi alternativi e il Comune deve fare la sua parte».

Il consigliere deposita un'interrogazione consiliare. «Chiedo se l'Amminisrrazione si stia muovendo in questa direzione, casomai invitando a farlo. Nel 2021, sul territorio nazionale, l’88% dei 61.562 seggi elettorali si trovava all’interno di edifici scolastici. Sarebbe bello che il Comune di Venezia si impegnasse su questa tematica, primeggiando a livello nazionale, dotandosi di luoghi adatti a ospitare i seggi in città, che non mancano tra centri civici, biblioteche, teatri e centri sportivi. Speriamo sia la volta buona e non si sacrifichi più la scuola. Se non sarà per questa, volta chiedo che si avvii un percorso per non arrivare impreparati alle elezioni successive».

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