Elezioni vicine, i pensionati temono lo stop della la riforma della non autosufficienza
In Veneto anziani al 23% della popolazione. Zordanazzo: «Tutti i partiti affrontino la campagna elettorale con senso di responsabilità. No a ripartire da zero, venga data continuità all’azione di governo»
Scadenza elettorale vicina: il Coordinamento unitario dei pensionati del lavoro autonomo del Veneto (Cupla) composto da 8 associazioni: Anap Confartigianato, Associazione Pensionati Cia, 50&Più Confcommercio, Cna Pensionati, Federpensionati Coldiretti, Fipac Confesercenti, Fnpa Casartigiani e Anpa Pensionati Confagricoltura, si mobilita. «Organizzeremo incontri di approfondimenti e dibattiti sia a livello regionale che su ogni singola provincia con i canditati partendo dalla “Carta dei Diritti degli anziani e doveri delle comunità” per l’affermazione di valori e principi adeguati alla situazione in cui ci troviamo, in difesa del potere di acquisto delle pensioni, per l'approvazione delle normative per la non autosufficienza e per l’invecchiamento attivo, oltre all’attuazione del Pnrr», dice Raffaele Zordanazzo, coordinatore veneto del Cupla.
«Questa associazione guarda con grande preoccupazione alla situazione che si è venuta a determinare dopo le dimissioni del governo Draghi, soprattutto in considerazione del fatto che si stavano mettendo a punto alcuni interventi legislativi assai importanti per l’economia e per il sociale, tra cui la riforma della non autosufficienza, che il mondo degli anziani attende da 30 anni - spiega il coordinatore -. Su questo importante aspetto, è auspicabile, per non disperdere il lavoro fin qui svolto, che il governo rompa gli indugi e compia qualche atto, per esempio presentando il Ddl delega in Parlamento, che crei le condizioni affinché nella prossima legislatura si riparta non da zero, bensì dal testo di riforma già predisposto».
L’incertezza per l’interruzione della legislatura e sull’attuazione del Pnrr per accedere ai finanziamenti europei, pesa anche sulla riforma sanitaria e socio-sanitaria (con 2.350 strutture in Veneto fra case della comunità, centrali operative territoriali e ospedali di comunità), in un momento di crisi in cui diminuisce il potere di acquisto di salari e pensioni e la crescita sembra invertire la tendenza espansiva. «Tutto questo rende necessario mettere in campo le migliori energie affinché il Paese non abbia a subire battute di arresto ed anzi trovi nuovo slancio per riprendere un cammino virtuoso. La difficile situazione che attraversiamo - conclude Zordanazzo - richiede che tutti i partiti affrontino la campagna elettorale con senso di responsabilità, cercando, pur nella competizione elettorale, un dialogo costruttivo e concreto. Indipendentemente da quali forze politiche o coalizioni usciranno vincitrici dall’imminente confronto elettorale. Il Cupla Veneto spera che i programmi futuri siano incentrati sugli interessi dei cittadini e che venga data continuità all’azione di governo per venire incontro a famiglie e imprese, contrastando la povertà vecchia e nuova. In questo quadro è fondamentale considerare i bisogni del 23% della popolazione regionale che è ultra 65enne (1 milone e 135 mila persone) e considerare anche il ruolo attivo che può svolgere nella società».