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Emergenza carceri, le urgenze in un appello del sindacato al ministero

Fp Cgil: «Carenza di personale fra poliziotti ed educatori, stato fatiscente delle strutture, tensioni continue e abbandono dei neo agenti. Situazione esplosiva. Il ministro Cartabia, oggi a Venezia, ci ascolti»

«La carenza di personale nelle carceri è grave, non solo tra i poliziotti ma anche nel persone delle funzioni centrali (educatori, assistenti sociali, contabili) e direttori, che in certe occasioni dirigono oltre al proprio anche altri due istituti di pena». La Funzione pubblica Cgil torna sul tema nel giorno della presenza a Venezia oggi, venerdì 17 settembre, del ministro della Giustizia Marta Cartabia impegnata in Corte d'Appello.

 «Non si è dato il via alle assunzioni, e oltre a questo si deve denunciare lo stato di abbandono delle nostre carceri, che prive di fondi per la loro ristrutturazione cadono a pezzi o risultano essere paragonate a carceri del terzo mondo perchè sono obsolete. La situazione lavorativa all'interno degli istituti è grave nonostante in Veneto sia forte la presenza all'interno delle carceri del volontariato, che aiuta molto. Una parte di popolazione detenuta presenta problemi psichiatrici e la maggior parte ha anche problemi di comunicazione, situazioni queste che creano forti attriti all'interno e chi ne fa le spese è il poliziotto penitenziario».

Il sindacato riscontra, rispetto al passato, una forte crescita di detenuti con problemi psichiatrici. «Queste persone rifiutate dalla società e ripudiate da una parte della politica, perché senza dimora fissa, finiscono all'interno di un unico contenitore che è il carcere. Cosa  che mette a dura prova il personale di polizia penitenziaria, che non è preparato a gestire queste situazioni e i contrasti si fanno sempre più frequenti, tra detenuti e poliziotti o tra detenuti e detenuti». In aumento, denuncia la sigla, anche i suidici fra i poliziotti e comunque l'abbandono a loro stessi, come nel caso delle neo agenti, «lasciate in balia degli eventi». 

«Di fronte a queste grosse difficoltà - commenta la Funzione pubblica - abbiamo sia a livello nazionale che regionale presentato una nostra proposta di miglioramento del lavoro all'interno delle carceri e del benessere del personale. Quello che chiediamo è celerità per i temi sopra descritti, poichè non è più il tempo di rimandare. Considerata la visita del ministro della Giustizia a Venezia, Marta Cartabia, gli si chiede un preciso impegno per i temi riportati, considerata la grave mancanza di personale e grosse spese che si sostengono nel trasferire i detenuti nelle sale dei Tribunali».

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