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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità Porto Marghera

Tredici marinai bloccati da oltre 2 mesi, il porto chiede aiuto

È l'equipaggio della nave azera M/N Zeinabaldyn Tagiyev sotto sequestro, ormeggiata a Marghera: disagio fisico e psicologico, rischio black-out e pericolo per l’incolumità delle persone

Tredici marinai "in ostaggio" da oltre due mesi sono a bordo della nave azera M/N Zeinabaldyn Tagiyev che si trova in stato di sequestro ed è stata fatta ormeggiare in una banchina inutilizzata del Porto di Venezia. L’Autorità di sistema portuale ha inviato una lettera alla comunità portuale veneziana per avviare una raccolta fondi a favore dell’equipaggio: 13 persone tutte di nazionalità azera che evidenziano disagi di natura fisica e psicologica per la lunga permanenza in mare e per la mancanza di comunicazioni verso l’esterno ma la situazione potrebbe addirittura peggiorare per la mancanza di viveri e di carburante.  

Al momento, il comitato per il welfare della gente di mare di Venezia, istituito per affrontare questo tipo di emergenze, sta contribuendo attivamente fornendo assistenza medica e assistenza amministrativa, rifornendo l’equipaggio di viveri e cercando di favorire il rimpatrio dei suoi membri. «Non è abbastanza – dichiara Gianandrea Todesco, direttore programmazione, finanza e coordinamento operativo e portuale dell’Autorità di sistema portuale del mar Adriatico settentrionale –, serve l’aiuto delle nostre imprese, nello spirito di solidarietà che da sempre contraddistingue il porto e la sua gente». È stato istituito un conto corrente cui destinare le donazioni che «serviranno a scongiurare un black-out della nave che causerebbe il fermo di tutte le macchine e metterebbe a repentaglio la sicurezza, l’incolumità e la dignità dei membri dell’equipaggio presenti a bordo», scrive il porto.

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