Il vino diventa protagonista a Venezia
Nasce un evento che valorizza le cantine, i prodotti made in Italy e le sinergie tra operatori. Appuntamento a gennaio
Venezia diventa la capitale del vino con Wine in Venice, manifestazione che si terrà per la prima volta dal 28 al 30 gennaio 2023. La formula: un palcoscenico per venti produttori, uno per ogni regione d'Italia (più tre internazionali), assieme alle loro storie e alle sinergie con altri settori come l'arte, il design, la cultura. Gli organizzatori - Winetales, Beacon, Venezia Unica e WineHo - hanno scelto i tre temi della sostenibilità, dell'innovazione e dell'etica come fulcro attorno al quale sviluppare un dibattito costituito da tavole rotonde e talk. L'iniziativa, che ha l'appoggio del Comune tramite la società Vela, si svolgerà tra la Scuola grande della Misericordia e Ca' Vendramin Calergi.
Nei prossimi mesi si aggiungeranno all’evento altre strutture di pregio della città lagunare, oltre a importanti marchi dell’artigianato “made in Venice” e ad attività itineranti. «L'evento - spiega Luca Ferrua, direttore della rivista Il Gusto, media partner della manifestazione - sancisce il connubio tra il vino e la città di Venezia, che più di ogni altra esercita il suo fascino sul mondo. È un'occasione per fare qualcosa che manca: ridare voce al made in Italy, quantomeno in ambito enologico e agroalimentare. Perché, in Italia, il vino e il cibo sono cultura».
Ci saranno momenti di confronto, degustazioni, presentazioni e spunti di riflessione per delineare i prossimi passi del settore. «Non una fiera - fa notare Riccardo Rabuffi, di Beacon - bensì un concept inclusivo e trasversale, pronto a creare sinergie». E che vuole diventare un punto di riferimento anche nei prossimi anni: «È l'edizione zero, siamo già proiettati nel futuro - dice Damiano Antonelli di Winetales -. Già da questa edizione intendiamo fare un excursus di tutta la penisola tramite la partecipazione di ospiti e cantine d'eccellenza, scelte per la qualità del prodotto e per l'impegno nei tre temi della sostenibilità, dell'innovazione e dell'etica». Per Cristina Mascanzoni Kaiser, di WineHo, sarà importante «concentrarsi sulle nuove generazioni tramite il coinvolgimento di protagonisti competenti e con visione: si parte dal vino per dare delle risposte e una prospettiva per il futuro».
Per Fabrizio D'Oria, direttore operativo di Vela, è giusto che l'iniziativa sia supportata dal Comune perché «è nostro compito promuovere eventi di qualità, possibilmente destagionalizzati. Gli organizzatori - aggiunge - hanno avuto un approccio intelligente proprio perché si sono da subito confrontati con l'amministrazione». L'assessore al Turismo, Simone Venturini, conferma: «Non è un evento-vetrina ma una narrazione diversa del mondo del vino, alla scoperta delle storie aziendali. Qui a Venezia è una novità: non è mai stato raccontato il valore del vino, sia in senso enologico sia in senso economico. È opportuno cominciare a farlo».
Un evento, dunque, che avrà fin da subito un forte respiro internazionale e che prevede, tra le altre iniziative, anche la cerimonia di premiazione del "Premio Export Italia", a cura di Uniexport Manager. Il presidente dell'associazione, Massimo Cugusi, precisa: «Il vino è cultura e impresa, spesso microimpresa, il problema è che spesso queste realtà non si espandono all'estero. Il nostro premio valorizza proprio le storie export di successo delle pmi, utili anche come ispirazioni per le altre».