rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità Marghera

"Fincantieri trasferisce anche il taglio delle lamiere. Cosa resterà a Porto Marghera?"

"L’azienda pensa di chiudere l’officina navale. Chiederemo un incontro". Fincantieri: "Assetto di Porto Marghera non adatto a sostenere l'imponente carico di lavoro. Incontro già in programma"

Un pezzo alla volta. Così, secondo Fiom Cgil Venezia, Fincantieri starebbe trasferendo anche le attività produttive rimaste a Marghera, verso altri cantieri. Quello di Monfalcone, ma anche all'estero, in Romania, ad esempio, dove la società ha investito.

'Appalti e spostamenti'

"Dopo aver nel tempo appaltato la quasi totalità delle attività produttive del cantiere, dallo scafo all’allestimento, dopo aver diminuito drasticamente gli organici diretti e aumentato a dismisura gli appalti, adesso l’azienda pensa di chiudere l’officina navale e spostare il taglio delle lamiere e dei profili in una azienda di San Giorgio di Nogaro, in provincia di Udine - scrive la sigla sindacale -. Come mai e nell’interesse di chi Fincantieri vuole fare questa esternalizzazione produttiva, che sottrae una delle ultime attività al cantiere e al territorio? - Si chiede Fiom -. Mentre gli appalti aumentano Fincantieri a Porto Marghera perde capacità industriale e i lavoratori vedono peggiorare la loro condizione, ridurre il salario, allungare l’orario, abbassare gli standard di qualità e di sicurezza".

Richiesta d'incontro

Scrive Fiom: "La motivazione data da Fincantieri, rispetto a queste operazione, sarebbe la necessità di recuperare spazi interni al cantiere, spostando quelle attività altrove. Ma se Fincantieri vuole davvero investire a Marghera, com'è noto a tutti, le aree libere e disponibili per attività industriali e anche cantieristiche non mancano. Per non parlare del riconoscimento dell'area di crisi, in quelle zone. Questo continuo svuotamento delle attività di cantiere sta condannando Marghera all’irrilevanza produttiva e industriale - conclude Fiom - con il rischio di diventare una sorta di officina di supporto di altri cantieri del gruppo, anche stranieri. Ma queste scelte sono, per noi, dannose e scandalose. Per questo proporremo alle sigle Fim Cisl e Uilm Uil di assumere insieme e rapidamente una posizione contraria a questo disegno, chiedendo un incontro all’azienda".

Fincantieri: "Incrementare le potenzialità del sito"

"Stigmatizziamo il comportamento di chi artatamente fa finta di ignorare quanto già è stato portato a conoscenza del Coordinamento sindacale nazionale nel corso di una riunione che si è svolta a Roma nel mese di aprile - rispondono da Fincantieri - In quell’occasione è stata chiaramente esposta l’imminente esternalizzazione di attività a minor valore aggiunto ed è stato illustrato che l’attuale assetto logistico e impiantistico del cantiere di Marghera non è più adeguato per affrontare l’imponente carico di lavoro attuale e ancor più quello eccezionale che si prospetta per il futuro di un sito che si conferma strategico all’interno del network aziendale. Ciò verrà ribadito in un incontro con le Rsu di cantiere e le segreterie territoriali già fissato, come peraltro ben noto alla stessa Fiom, per il 18 luglio. Nella riunione verranno presentati nel dettaglio i provvedimenti volti ad incrementare le potenzialità del cantiere attraverso, come detto, l’esternalizzazione di attività a minor valore aggiunto al fine di recuperare aree da dedicare all’allestimento delle navi".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Fincantieri trasferisce anche il taglio delle lamiere. Cosa resterà a Porto Marghera?"

VeneziaToday è in caricamento