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Venerdì, 19 Aprile 2024

A Venezia la presentazione di "Fish For Good", il manifesto di Findus per la tutela degli oceani | VIDEO

Tra i pilastri del manifesto vi sono la garanzia di una pesca responsabile e trasparente, la riduzione al minimo dell’impatto sul pianeta e un'attenzione specifica rivolta alla cura degli oceani. Installati ieri due innovativi dispositivi installati a Venezia e a Rimini per la raccolta di rifiuti galleggianti e microplastiche

Mercoledì 8 giugno, in occasione della Giornata mondiale degli oceani, è stato presentato a Venezia il manifesto Fish For Good, il programma di Findus che punta a proteggere e preservare il presente e il futuro dei mari.

L'azienda leader nel settore dei surgelati – e parte del Gruppo Nomad Foods – conferma il proprio impegno verso la sostenibilità e la tutela dell'ambiente: infatti tra i pilastri del manifesto vi sono la garanzia di una pesca responsabile e trasparente, la riduzione al minimo dell’impatto sul pianeta e un'attenzione specifica rivolta alla cura degli oceani. «Oggi la quasi totalità degli approvvigionamenti proviene da pesca sostenibile certificata MSC e acquacoltura ASC, ossia rigorosi processi di certificazione che garantiscono completa tracciabilità per pesce e prodotti ittici – ha spiegato Nicola Pasciuto, marketing manager Fish Findus –. Il nostro obiettivo è però quello di arrivare al 100% entro la fine del 2025. Inoltre pensiamo che il progetto di sostenibilità passi anche per le confezioni dei prodotti: per questo, attualmente, la quasi totalità degli imballaggi è riciclabile».

Centrale nel programma Fish For Good è intraprendere azioni concrete per la tutela degli oceani, come dimostra la lotta alla plastica di cui Capitan Findus si fa promotore. L'azienda aderisce infatti a numerose iniziative speciali che riguardano l'installazione di dispositivi per la pulizia delle acque: dopo aver preso parte lo scorso anno alla campagna “Un mare di idee per le nostre acque”, promossa da Coop in collaborazione con LifeGate PlasticLess, che prevedeva l’adozione di 10 Seabin in altrettante località lungo le coste italiane (precisamente a Marina di Ravenna, Cattolica, Cesenatico, Gaeta, Varazze, Portoferraio, Viareggio, Capraia, Brindisi e a Venezia, dove il dispositivo installato presso l'isola della Certosa ha raccolto ben 1.700 chili di rifiuti in 357 giorni di funzionamento, con una media di quasi 5 chilogrammi al giorno), Findus ha presentato ieri mattina il cosiddetto Pixie Drone, un dispositivo di ultima generazione in grado di accumulare fino a 60 chili di rifiuti e che resterà attivo proprio nella città lagunare.

Anche il porto di Rimini, da ieri, si è dotato di un grande dispositivo mangia-plastica, il Trash Collec’Thor, capace di catturare diversi tipi di rifiuti galleggianti, oltre che idrocarburi e microplastiche. Attivo quotidianamente, funziona grazie a una robusta pompa industriale e la sua capienza può arrivare fino a 100 chili.

«Siamo orgogliosi di essere nuovamente qui a Venezia, insieme a Findus, per dare un contributo concreto alla salute di questo prezioso ecosistema – ha concluso Simona Roveda, direttore editoriale e comunicazione di LifeGate –. Il problema della plastica nel Mar Mediterraneo è un’emergenza da affrontare subito: basti pensare che ogni anno vi finiscono 229mila tonnellate di plastica, pari quasi a 630 tonnellate al giorno. Ecco perché vogliamo intervenire in maniera tangibile per il recupero di rifiuti plastici nei mari italiani. I Seabin installati lo scorso anno da Findus hanno raccolto ben 6.974 chilogrammi di rifiuti galleggianti».  

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