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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità Castello / Arsenale

Flash mob alla Biennale, Italia Nostra: "Un complesso non accessibile ai veneziani"

"È come un alieno che atterra ogni anno in città, incapace di stabilire contatti con i residenti. Se vuole essere risorsa viva e freespace si apra e collabori con i cittadini e le associazioni"

Lancio e inaugurazione ufficiale della 16. Biennale di Architettura 2018, presentazione alla presenza delle istituzioni e di personalità del mondo artistico e culturale provenienti da tutto il mondo. Meno entusiasta il Gruppo25Aprile, protagonista del flash mob di sabato pomeriggio all'Arsenale : "Biennale Freespace? Come un'astronave aliena atterra ogni anno su Venezia, mantenendo relazioni vitali solo con altri mondi, suoi simili. È stata una grande risorsa per la città, ci chiediamo se lo sia ancora. Non stimola la ricerca artistica locale, e ha progressivamente svuotato gli spazi cittadini perché i proprietari preferiscono i lauti guadagni che provengono da locazioni temporanee per gli eventi artistici, piuttosto che affittarli ad artisti e artigiani residenti".

"Inaccessibilità"

"Il Comune di Venezia ha concesso lo spazio dell'Arsenale alla Biennale per trent’anni, a titolo gratuito: più di 5 ettari. Al suo interno, la Biennale ha meritevolmente restaurato spazi pregiati, ma ogni anno tende a occuparne altri. Questa conquista rende gran parte del complesso del tutto inaccessibile alla cittadinanza - scrive il gruppo - e blocca la circolazione interna dei veneziani anche quando nessuna attività espositiva viene svolta".

Freespace

"La 16. Biennale di Architettura 2018 si svolgerà all’insegna di Freespace, concetto liberatorio e di grandi speranze che diventa paradossale, poiché verrà vissuto a porte chiuse, colonizzando una volta di più l’Arsenale. Vogliamo partire da qui - annuncia il Gruppo25Aprile - freespace può essere uno spazio di opportunità, uno spazio democratico, non programmato e libero per utilizzi non ancora definiti. Chiediamo che la Biennale svolga un ruolo vitale per la città, favorendo la produzione artistica locale, non soltanto la sua fruizione, stimolando la collaborazione tra artisti, artigiani e ricercatori
dentro l'Arsenale. Chiediamo alla Biennale di consentire la libera circolazione dei residenti nei suoi spazi, e di collaborare in modo stabile con le organizzazioni della cittadinanza attiva".

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