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Fogli di Carta: il progetto collettivo che tratta il tema degli abusi sui minori | VIDEO

L'iniziativa, che ha coinvolto numerosi professionisti veneziani durante la produzione di un brano musicale e di un videoclip, inaugura oggi uno spazio web in cui poter raccontare e condividere la propria storia in anonimato

Fogli di Carta è un progetto collettivo che tratta la tematica degli abusi sessuali sui minori e che oggi inaugura uno spazio web (raggiungibile anche dalla pagina Facebook) in cui chi vorrà potrà raccontare e condividere la propria storia in anonimato, tutelando così la privacy.

L’iniziativa nasce grazie alla coraggiosa volontà di una ragazza, vittima di abusi durante l’età infantile e adolescenziale, che decide di dare vita ad una canzone per sensibilizzare gli ascoltatori su un tema tanto complicato.

La canzone

La realizzazione del brano comincia nel 2016 in una stanza del conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, quando tre giovani donne – Nina Baietta, Carolina Cury e Vera Munzi – uniscono le proprie capacità professionali e comunicative.
Protagonista della canzone è una ragazza che racconta la sua storia dopo aver rielaborato la sofferenza vissuta. Il testo, interpretato dalle splendidi voci di Rita Bincoletto e Teti Cortese, ha avuto una gestazione complessa di oltre un anno, durante il quale le molte menti coinvolte sono state impegnate nella ricerca di un faticoso equilibrio tra parole, musica ed esperienze della protagonista. «Si è stati attenti a quali termini usare, a non essere troppo diretti o imperativi, a non utilizzare parole forti che non sarebbero state ascoltate, cercando invece di usare un linguaggio metaforico, intimo e introspettivo – spiega Vera Munzi, coautrice della canzone e coordinatrice dell’iniziativa –. Abbiamo scritto il brano sia per esprimere tutta la sofferenza subita dalla narratrice, sia per ottenere una forma di giustizia. Le storie di bambini e bambine che vengono riportate dai giornali sono effimere: il giorno stesso vengono stracciate e ne leggeremo di nuove il giorno dopo, senza fine. Da qui nasce l’immagine del foglio di carta stracciato. Lo sguardo si ferma su quel gesto e dà voce al senso di ingiustizia e indifferenza che ne derivano. Bisogna cambiare la legge per dare vita a questi fogli di carta stracciati». 


Il videoclip

Il videoclip, pubblicato un anno fa su YouTube e promosso anche all'interno dello Spazio Regione Veneto della Mostra del Cinema di Venezia, è stato diretto dal regista veneziano Elia Romanelli e vede la partecipazione di numerosissime persone che hanno aderito al progetto prestando le proprie voci, fisicità e capacità professionali. Interpretato da Sara Lazzaro, Rebecca Messi, Ottavia Piccolo e Nicole Santini, l’obiettivo del video è sensibilizzare e, soprattutto, generare un cambiamento culturale che porti al rispetto e a una maggior tutela dei minori. 
«Sul palcoscenico ci sono sei ballerini, figure evocative dello spazio dell’inconscio, che partecipano a una coreografia in cui sono presenti fogli di giornale con articoli sul tema dell’abuso su minori. La danza si intreccia con la stesura e lo strappo delle lettere da parte delle due donne. Il video si sviluppa tra scritture, lacerazioni, fallimenti e nuovi tentativi, fino alla ritrovata forza di mettere insieme le parole, i pezzi di carta strappati e permettere un avvicinamento nell’inconscio del teatro così come nel reale, quando le due donne si incontrano, si capiscono, si raccontano e, in un qualche modo, insieme si liberano» racconta il regista Romanelli. 

La piattaforma web

Da oggi il progetto collettivo diventa uno spazio web: «Grazie alla condivisione di questa iniziativa ci sono arrivate moltissime testimonianze di uomini e donne che hanno subìto abusi sessuali in età minorile, perciò abbiamo deciso, per dare ancora più importanza a questa tematica, di inaugurare una piattaforma online per poter offrire a più utenti la possibilità di condividere la propria storia» conclude Munzi. 

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