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La Fondazione Giancarlo Ligabue compie cinque anni e pensa al futuro | VIDEO

Il bilancio del presidente Inti Ligabue e le iniziative future: tre grandi esposizioni e una partnership internazionale.

La Fondazione Giancarlo Ligabue ha festeggiato cinque anni di attività e di impegno nel mondo della storia, dell’arte e della cultura. Il bilancio del quinquennio è stato esposto dal presidente Inti Ligabue questa mattina, nel corso di una conferenza stampa avvenuta presso la sede veneziana della fondazione. 

Sono state quattro le mostre presentate al pubblico – Il mondo che non c’era, Prima dell’alfabeto, Idoli e La Grande Impresa – che hanno registrato complessivamente 250mila visitatori, offrendo al contempo 300 laboratori per bambini e studenti, 400 visite guidate per gruppi, universitari e aziende e 26 conferenze tematiche. 3mila sono invece gli spettatori accorsi ai sei Dialoghi avvenuti con importanti personalità culturali e scientifiche come Vito Mancuso, Philippe Daverio, Piergiorgio Odifreddi, Carlo Vanoni, Alberto Angela e Samantha Cristoforetti. Ingenti anche le pubblicazioni (18mila le copie stampate dei cataloghi delle mostre; 20mila le copie della rivista Ligabue Magazine) e le attività di digitalizzazione e recupero (sono 65mila le immagini digitalizzate ed archiviate e 37 le ore di documentari recuperati durante la catalogazione dei materiali).

Il cammino della fondazione è iniziato il 25 gennaio 2016, giorno dell’inaugurazione, con il chiaro obiettivo di valorizzare, far conoscere e rendere fruibile il grande patrimonio di opere, documenti e testimonianze raccolte da Giancarlo Ligabue: «Oggi non è cambiato il nostro progetto. Dopo questi anni così intensi possiamo avviare una nuova fase che guarda anche a nuovi temi, non necessariamente percorsi dal Centro Studi e non esclusivamente basati sulla Collezione Ligabue» ha spiegato il presidente.

Le iniziative future

Il prossimo triennio sarà segnato da tre grandi mostre: la prima, Power & Prestige. L’arte dei bastoni del potere in Oceania, verrà ospitata dal 15 ottobre 2021 a Palazzo Cavalli Franchetti ed è il frutto di una partnership con il Musée du quai Branly - Jacques Chirac di Parigi. Curata dal professor Steven Hooper – direttore della Sainsbury Research Unit per le Arti dell’Africa, Oceania e delle Americhe presso l’Università dell’East Anglia nel Regno Unito –, l’esposizione riunirà, per la prima volta in Italia e in Europa, oltre 150 bastoni del potere realizzati nel XVIII e XIX secolo.

Nel 2022 sarà quindi la volta di De visi mostruosi. Caricature da Leonardo a Tiepolo, che si comporrà di una decina di notevoli disegni inediti appartenenti alla Collezione Ligabue, tra cui, esposta per la prima volta al pubblico, una Testa di vecchia attribuita a Leonardo da Vinci. L’esposizione prevede una selezione di ritratti grotteschi e caricature provenienti da importanti musei internazionali dalla fine del XV al XVIII secolo.

Infine, nel 2023, la scena sarà per Animal Art, il cui programma prevede una mostra centrata sulle rappresentazioni zoomorfe dal III Millennio alla Roma antica nell’area del Mediterraneo, con alcuni richiami alle culture extraeuropee.

Tra gli obiettivi per il futuro è prevista, inoltre, l’apertura di Palazzo Erizzo-Ligabue al pubblico per visite a piccoli gruppi.


 

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