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Martedì, 23 Aprile 2024
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Le microalghe per ripulire l'aria di Venezia: il progetto Iuav alla Milano Design Week

Lo Iuav di Venezia e il Green Propulsion Laboratory (GPLab) del Gruppo Veritas di Venezia hanno ideato l'installazione, che sarà poi riproposta in versione estesa alla Biennale

Uno spazio urbano abitabile in cui gli elementi base di Foresta Liquida@, creati da microalghe, entrano a far parte dello scenario urbano per ripulirne l’aria. Per l’edizione 2022 dell’evento RoGuiltlessPlastic, in scena dal 6 al 12 giugno in occasione del Salone del Mobile, l’Università Iuav di Venezia e il Green Propulsion Laboratory (GPLab) del Gruppo Veritas di Venezia hanno ideato l'installazione, che sarà poi riproposta in versione estesa dopo l’anteprima milanese nel prestigioso spazio di Rossana Orlandi a Venezia durante La Biennale.

Foresta Liquida© nasce dalla sperimentazione del GPLab Veritas di Venezia con lo scopo di bonificare l’aria delle città, trasformata in un “prodotto di design” dai ricercatori dell’Università Iuav di Venezia. Si tratta di un progetto sviluppato per la candidatura di Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, esportabile in diversi ambienti urbani. Foresta Liquida© è frutto delle sperimentazioni di Graziano Tassinato, a capo del GPLab, e consiste nell’utilizzo di colture di microalghe mono o pluricellulari che, grazie anche alla loro velocità di riproduzione, sono in grado di assorbire anidride carbonica con maggiore efficacia delle piante emettendo ossigeno. Le colonie di microalghe sono contenute in cilindri nei quali viene insufflata aria atmosferica contenente l’anidride carbonica: questi elementi, protetti da reti e resi fruibili in ambiente pubblico grazie a un attento lavoro di ri-progettazione, danno vita a oggetti outdoor e indoor al servizio di un abitare sostenibile.

La collaborazione con Galleria Rossana Orlandi sui temi della sostenibilità si è tradotta anche nella partecipazione al concorso internazionale Ro Plastic Prize, che vede ben 4 progetti di studenti Iuav tra i finalisti: un progetto di porta-bici con seduta pubblica realizzato con plastiche riciclate; un progetto di tesi per il riuso delle ceneri dell’Etna, studiando e sperimentando un sistema di buone pratiche per la produzione di un materiale ecologico derivato dalla tefra con cui dar vita a collezioni di oggetti di design e restituire una seconda vita a un rifiuto; una strategia di sensibilizzazione sui temi dell’ecosistema lagunare andando a sviluppare un materiale ceramico e una bioplastica, entrambe a base di alghe, per realizzare una collezione di oggetti per la tavola; un progetto di tesi per l’upcycling delle polveri di marmo e per la protezione delle tegnùe dell'Alto Adriatico. 

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