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Via libera alle sezioni delle scuole XXV Aprile e Sergio Gori anche senza numeri

Lo ha deciso la giunta assicurando la formazione di alcune classi delle materne che senza bambini per regolamento non andrebbero aperte. Besio: «Il bambino è al centro delle nostre attenzioni»

Via libera dalla giunta alla formazione delle sezioni delle scuole dell’Infanzia "XXV Aprile" e "Sergio Gori" in deroga ai regolamenti. Su proposta dell’assessore alle Politiche Educative Laura Besio la delibera consente l'apertura di alcune sezioni che non avrebbero i numeri minimi di bambini. Il Regolamento per le scuole dell’infanzia comunali stabilisce che: "il numero di iscritti di ciascuna sezione è, di norma, 25 bambini con un numero minimo di 15 bambini”. Con questa delibera si va quindi a tutelare l’attuale numero di sezioni, in virtù della peculiarità didattico-educativa e territoriale delle scuole interessate che sono la XXV Aprile, scuola dell’infanzia con una sezione nell’isola della Giudecca, e la Sergio Gori, scuola dell’infanzia nella municipalità di Chirignago-Zelarino. I numeri sull’infanzia XXV aprile non consentirebbero di giustificare l’apertura del plesso, anche in considerazione del fatto che in zona Giudecca nell'anno '22-'23 il Comune di Venezia gestisce altre due scuole dell'infanzia: la S. Francesco, dove sono in previsione una quindicina di iscritti, e la Duca d'Aosta, con 33 bimbi in 2 sezioni.

Scuole, quindi, che senza problemi di sovraffollamento potrebbero accogliere anche i pochissimi iscritti alla XXV aprile. «In questo caso – commenta Besio – abbiamo ritenuto fondamentale che alla Giudecca venisse tutelato l’attuale numero di sezioni guardando al valore aggiunto che il plesso ha su un’area immediatamente limitrofa al carcere femminile. Sosteniamo così le famiglie che, in questo caso, vivono un momento di difficoltà». Alla stessa maniera la Gori a Chirignago conta meno di un centinaio di iscritti. Applicare alla lettera il Regolamento significherebbe ridurre il numero di sezioni a 4. «Scegliamo invece di assestarci su 5 sezioni per salvaguardare processi inclusivi legati alla multiculturalità, visti gli elevati numeri di famiglie composte da cittadini di diverse nazionalità che la scelgono. Sono impegni che il Comune porta avanti, anche con sacrificio, ma lo fa convintamente per dare risposte concrete alla cittadinanza – continua Besio -. Mostriamo di prediligere una visione in cui il bimbo è al centro delle nostre attenzioni e dei servizi che l’Amministrazione mette a disposizione».

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