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Il forno nuovo fa saltare il contatore: non è per uso domestico, ma glielo vendono comunque

È successo ad un'impiegata mestrina, che ha speso 700 euro per assicurarsi l'elettrodomestico

Quando ha acquistato il forno era entusiasta. 700 euro ben spesi, ha pensato, per un elettrodomestico dalle tante funzioni e potenzialità. Peccato, però, che nel negozio dove ha comprato il prodotto nessuno le abbia detto che il forno era sì di alto livello ma non adatto a un uso domestico. E così E.G., impiegata mestrina, si è scontrata con la realtà il 9 novembre, quando ha ricevuto a casa l’articolo. Appena acceso, infatti, sono saltati i tappi del contatore, ovvero si è interrotta la fornitura di energia elettrica.

Alla donna è stato venduto un forno che consuma 3,7 chilowatt, quando i contratti di fornitura per le abitazioni contemplano quasi sempre un consumo massimo di 3 chilowatt. Per questo E.G. ha deciso di affidarsi all’ufficio legale dell’Adico, attraverso il quale ha chiesto al rivenditore di sostituirle il forno con uno adeguato all’utilizzo domestico. «Il venditore avrebbe dovuto dirle subito che il forno consumava 3,7 chilowatt - spiega Carlo Garofolini - un consumo superiore a quello previsto nei contratti domestici di fornitura di energia elettrica che solitamente vengono stipulati con 3 chilowatt di impegno massimo. Tramite il nostro ufficio legale abbiamo evidenziato che  il prodotto non è conforme al contratto in quanto non idoneo all’uso abituale a cui è destinato e non è corrispondente alla descrizione riportata nell’ offerta pubblicitaria».

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