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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Forte di San Felice, cittadini e istituzioni: «Ripartire al più presto con i lavori»

Per la valorizzazione del compendio a Chioggia sono previsti 7 milioni di interventi del piano delle compensazioni del Mose. Armelao: «Riapertura cantieri nei prossimi mesi e riqualificazione dell'oasi entro il 2023. Si prevede di concludere entro 4-5 anni»

Lunedì scorso si è tenuta la seconda riunione del 2022 del tavolo tecnico per la valorizzazione di Forte San Felice a Chioggia. Tanti gli enti coinvolti: dal ministero della Difesa alla Marina Militare, dal Provveditorato alle Opere pubbliche alla direzione musei del Veneto, fino alla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio e l'Istituto italiano dei Castelli con il comitato Forte San Felice. Oltre al sindaco di Chioggia Mauro Armelao, c'erano gli assessori Elisabetta Griso (Lavori Pubblici), Massimiliano Tiozzo Caenazzo (Urbanistica e Ambiente) ed Elena Zennaro (Cultura e Demanio). In collegamento online l'Agenzia del Demanio, il Consorzio Venezia Nuova, da cui dipendono le ditte appaltate, e il direttore dei lavori. Nel pomeriggio poi si è svolto un sopralluogo nell'area del Forte San Felice.

Da tutti è emersa la chiara volontà di ripartire al più presto con i lavori, se possibile in parallelo, tra l'area da destinarsi ad uso pubblico (definita come area blu, in riferimento alla mappa allegata) e l'area di valorizzazione da parte del ministero della Difesa (area rossa). In questo ultimo periodo, la Soprintendenza ha concluso le indagini in corrispondenza del blockhouse austriaco e quelle conoscitive in relazione alla polveriera veneziana, che hanno permesso il recupero di dati utili per l'affinamento del progetto esecutivo di questi due edifici.

foto tavolo tecnico al Forte-sopralluogo 2 maggio 2022-2

Il Provveditorato ha ricordato che sono 7 i milioni di euro che sono stati individuati per il recupero del compendio, nell'ambito del piano delle compensazioni del Mose: 2,3 milioni di lavori in corso (che comprendono anche il portale del Tirali, già cantierizzato) e 4,7 milioni che comprendono: la riqualificazione ambientale nell'oasi al di fuori del forte; le indagini, messa in sicurezza e progettazione definitiva del castello e il piano di caratterizzazione dell'area. Il Provveditorato conta, inoltre, di incaricare a breve la realizzazione dei due pontili (sia di ingresso al compendio che dal lato portale del Tirali, danneggiato dal maltempo del 2019) perché entrambi funzionali agli accessi alle strutture.

Il commento del sindaco di Chioggia Mauro Armelao: «È stata una giornata positiva, che ci ha visti impegnati, ciascuno per le proprie competenze, verso l'obiettivo condiviso di riqualificare e valorizzare il Forte San Felice. Tutti uniti per riavviare e accelerare i tempi dei restauri e per restituire questo magnifico bene alla città e ai cittadini. È stata ridefinita una programmazione, che vedrà la riapertura dei cantieri nei prossimi mesi e la riqualificazione dell'area verde dell'oasi entro il 2023. Si prevede di concludere il tutto, con la riapertura al pubblico del compendio, entro 4-5 anni, ma è parso, però, chiaro che, oltre ai 7 milioni per le opere di compensazione del Mose, ne serviranno altri 5 per portare a compimento il recupero del complesso, castello della Luppa compreso. Mi chiedo se il ministro della Cultura Dario Franceschini darà seguito alle promesse, cioè che i fondi per il Forte San Felice ci saranno. Gli scriverò una lettera».

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