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Venerdì, 19 Aprile 2024

Prima nella sede di Veritas, poi in piazza a Marghera: la protesta contro l'inceneritore

Venerdì mattina gli attivisti hanno occupato il centro direzionale in via Porto di Cavergnago. In serata i comitati si sono incontrati in una partecipata riunione pubblica

Pochi giorni fa è stato approvato in commissione VIA (valutazione di impatto ambientale) regionale il progetto di Ecoprogetto Venezia di realizzazione di una centrale termoelettrica a Fusina alimentata da css (combustibile solido secondario derivante dai rifiuti), legno e fanghi di depurazione.

Sul tema si è espressa anche Legambiente, che ha inviato una lettera alla Regione: «La nostra regione è prima nella classifica nazionale per numero di Comuni ricicloni e rifiuti free (<75 kg/ab.*anno), fatto che colloca il Veneto al vertice dell’eccellenza nella gestione dei rifiuti in Italia». L’impiantistica del recupero, però, «mostra segni di sofferenza, con le frazioni merceologiche di carta e plastiche che faticano a trovare una collocazione remunerativa sul mercato». Di qui «la necessità di pianificare e promuovere l’economia circolare» e per questo, scrive Legambiente, «spiazzano le scelte di Ecoprogetto-Veritas a Fusina», che «sembrano porre l’incenerimento come elemento centrale della strategia nella gestione dei rifiuti», con il rischio che vanga meno «l’impegno sul fronte della riduzione del rifiuto secco residuo». Legambiente, quindi, chiede «la sospensione dell’iter autorizzativo del progetto di Fusina e l’avvio o di un tavolo di confronto».

Venerdì si svolge anche un'assemblea dei comitati contrari all'opera (in piazza a Marghera, alle 18) a cui hanno annunciato la propria partecipazione tra gli altri Erika Baldin ed Elena La Rocca, rispettivamente consigliera regionale e comunale M5S. L'incontro è stato organizzato da diverse associazioni con l'intento di contrastare il progetto: sono in programma altre manifestazioni di protesta e si sta valutando il ricorso al Tar contro la realizzazione dell'opera.

Veritas, in una nota diffusa ieri, ha riportato i risultati positivi ottenuti dal territorio e dall'azienda nell'ambito della raccolta differenziata e della riduzione del rifiuto residuo (che nel quinquennio 2015-2019 è diminuita dell’8,78% a fronte dell’aumento della differenziata del 70,74%), aggiungendo: «Legambiente, allineandosi a quanto ripetono i comitati, e che la Commissione Via regionale ha dimostrato essere falso, fornisce numeri sbagliati per quanto riguarda le quantità che saranno trattate nell’impianto di Fusina, già approvato dai sindaci dei 51 Comuni-soci, che lo hanno considerato strategico». Di nuovo, Veritas ribadisce che «la capacità dell’impianto è legata esclusivamente ai 47,9 MWt autorizzati, che non potranno essere superati, e che corrispondono all’utilizzo delle circa 60.000 tonnellate/anno di css prodotto da Veritas dal trattamento del rifiuto secco residuo raccolto nel territorio della città metropolitana di Venezia e a Mogliano». «Ogni altro calcolo - conclude - è frutto di pura fantasia (a voler essere benevoli) e dimostra quanto poco comitati e varie associazioni che si oppongono all’impianto abbiano a cuore il benessere e la sicurezza del territorio».

Alle 18, a piazza Mercato a Marghera, come annunciato dai comitati Eddyburg Eddyburg Assemblea Permanente Contro il Pericolo Chimico a Marghera Quartieri in Movimento Ecoistituto del Veneto Alex Langer COBAS Autorganizzati Comune Venezia Forum dell'Aria Valore Ambiente Comitato Nograndinavi AmbienteVenezia Comitato Difesa Ambiente Territorio APIO odv Wwf Venezia Marghera Libera e Pensante, si è svolta l'assemblea pubblica (foto):

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