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Martedì, 23 Aprile 2024

Riaprono le Galleria dell'Accademia con il corridoio palladiano restaurato | VIDEO

I nuovi spazi sono stati presentati oggi, dopo due anni di lavori: un’anteprima assoluta in attesa che venga ultimato anche il riallestimento espositivo, la cui inaugurazione è prevista entro il 2021

Le Gallerie dell’Accademia di Venezia hanno riaperto oggi, 28 aprile, con un’importante novità: la restituzione, dopo due anni di restauro, del corridoio palladiano. In questo modo, tra l'altro, si ricrea un percorso circolare che evita l’interferenza dei flussi dei visitatori nelle sale e agevola le persone con difficoltà motorie.

Per ora il corridoio non ospita ancora opere d'arte ma l'allestimento inizierà nei prossimi tempi e porterà via via all’apertura di nuove sezioni: la sala dedicata alla ricostruzione del soffitto di Palazzo Corner Spinelli, dipinto da Giorgio Vasari, e ricomposto dopo 30 anni di ricerche; una sala dedicata alle tele dei Bassano; un ambiente destinato all’esposizione, a scadenza regolare, dei capolavori grafici del Gabinetto dei Disegni, una delle collezioni più ricche in Italia, con ben 20 disegni di Leonardo Da Vinci.

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Il museo ha lavorato per ripartire in sicurezza e garantire un orario prolungato di apertura: sarà possibile visitare la più grande collezione di arte veneta del mondo il lunedì, dalle 8.15 alle 14, e dal martedì alla domenica, dalle 8.15 alle 19.15 (la biglietteria chiude un’ora prima), il sabato e la domenica l’accesso sarà consentito solo su prenotazione (www.gallerieaccademia.it/biglietti).
 
Gli spazi del corridoio, di eccezionale pregio architettonico e realizzati su progetto di Andrea Palladio, sono stati presentati dal direttore Giulio Manieri Elia e dei curatori dell’intervento: il segretario regionale del MiC Renata Casarin, gli architetti Luigi Girardini, Francesco Trovò, Ilaria Cavaggioni e Lara Bortoletto, la commissione di collaudo composta da Gennaro Miccio, Alberto Lionello e Giulia Passante.

Un museo dinamico anche a porte chiuse. Il progetto di riallestimento

Scrive il direttore Giulio Manieri Elia: «Nonostante le difficoltà legate alla pandemia, nell’ultimo anno le Gallerie dell’Accademia hanno lavorato su più fronti per restituire al pubblico un museo migliore, più dinamico, fruibile e moderno. Già a febbraio, in occasione della temporanea riapertura, le Gallerie hanno potuto offrire ai visitatori l’incontro con un ospite illustre: la Sacra Conversazione di Lorenzo Lotto proveniente dal Kunsthistorisches Museum di Vienna nell’ambito del progetto “Un capolavoro per Venezia”.

Adesso, in occasione di questa riapertura, l’impegno è stato volto soprattutto al recupero e alla restituzione di nuovi spazi e in particolare del “corridoio palladiano” al primo piano, in corrispondenza del secondo ordine di logge immaginato dal grande architetto del Cinquecento per la facciata del convento della Carità e oggi integrato nel complesso di edifici che compongono il museo. Tale ambiente è stato sotto posto negli ultimi due anni ad un accurato restauro architettonico nell’ambito del secondo lotto di lavori del progetto denominato “Grandi Gallerie” (sale XII-XVII), di cui è stazione appaltante il Segretariato regionale del MiC per il Veneto e la cui Direzione Lavori è affidata all’arch. Ilaria Cavaggioni della Soprintendenza di Venezia.

Appena terminati i lavori, la Direzione e lo Staff del museo si accingono a riallestire gli spazi, secondo un progetto scientifico dettagliatamente definito nei mesi passati, con la previsione di una inaugurazione entro la fine del 2021. Prima ancora di offrire ai visitatori il nuovo percorso espositivo, è stato ritenuto prioritario riaprire il collegamento del corridoio, sia per consentire al pubblico la fruizione di questa notevole testimonianza palladiana all’interno del complesso della Carità, sia per ripristinare la funzionalità di un percorso circolare al primo piano, sia per restituire la piena accessibilità al museo, ora nuovamente servito dall’ascensore.

In questa occasione è possibile anticipare alcune scelte allestitive che riguarderanno gli spazi. La principale novità è rappresentata dalla ricostituzione del soffitto dipinto da Giorgio Vasari per Ca’ Corner Spinelli, oggi finalmente ricomposto dopo un lungo iter incominciato nel 1987 e proseguito grazie allo sforzo congiunto dello Stato italiano e di finanziatori privati. Le successive sale comprenderanno una ampia selezione di opere di Jacopo Bassano e dei suoi figli, dalla giovinezza, uno spazio dedicato ai pittori attivi nelle province di Bergamo e Brescia nel Cinquecento – facenti parte dei domini della Serenissima – con la ricollocazione dello straordinario Ritratto di gentiluomo di Lotto, nonché di opere importanti di Moretto, Romanino e Savoldo.

Il “corridoio palladiano” sarà invece destinato ad ospitare per la prima parte opere di un comprimario della pittura veneziana del Cinquecento come Bonifacio Veronese, con i dipinti provenienti in massima parte dal Palazzo dei Camerlenghi a Rialto, per la seconda alla ritrattistica veneta del secondo Cinquecento, in particolare di Jacopo Tintoretto.

Infine, una seconda importante novità è la presenza di uno spazio, identificato nella sala XVI, interamente dedicato all’esposizione di disegni con mostre temporanee che possano dare finalmente visibilità alla straordinaria collezione grafica del museo».

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