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Gemellaggio con la Cina, disegni dei bambini sulle Olimpiadi invernali inviati a Pechino

Gli alunni delle classi quarte e quinte delle scuole primarie "Silvio Pellico" e "Cesare Battisti" li hanno inviati a Suzhou

Un viaggio ideale da Mestre alla città di Suzhou, gemellata con Venezia, per celebrare le prossime Olimpiadi invernali di Pechino e fare gli auguri alla comunità cinese per l'Anno della Tigre, che inizia il primo di febbraio. Gli alunni delle classi quarte e quinte delle scuole primarie "Silvio Pellico" e "Cesare Battisti", che fanno parte dell'istituto comprensivo "Giulio Cesare", hanno inviato a Suzhou dei disegni sul tema dei Giochi olimpici invernali, che faranno parte di una mostra ospitata nella città cinese. La presentazione dell'iniziativa si è svolta nel pomeriggio di oggi nella sede della scuola in via Cappuccina, alla presenza, per l'Amministrazione comunale, degli assessori alle Politiche educative Laura Besio e all'Ambiente Massimiliano De Martin.

Insieme a loro anche la dirigente scolastica, Michela Manente, le insegnanti e l'onorevole Laura Fincato, cittadina onoraria della città di Suzhou e impegnata da anni sul fronte del gemellaggio con la comunità cinese. Nelle scorse settimane, ha spiegato Manente, gli alunni hanno realizzato in totale circa 150 lavoretti durante l'attività didattica proposta sul tema delle Olimpiadi invernali. Tra questi, 17 sono stati scelti per essere inviati a Suzhou insieme ad alcuni video con protagonisti gli stessi ragazzi e docenti per rafforzare l'unione tra le due comunità. I lavori, inoltre, sono una sorta di collegamento tra i Giochi in programma quest'anno a Pechino e le successive Olimpiadi invernali ospitate tra Milano e Cortina, con protagonista il Veneto. 

«Ringrazio la dirigente Michela Manente e tutto il gruppo che, in breve tempo, ha messo in campo le energie per portare avanti questa iniziativa", ha affermato Besio. "Il legame che esiste tra Venezia, Suzhou e la Cina è storico, culturale ed economico. Suzhou, inoltre, ha una struttura urbana con delle caratteristiche simili alla nostra città, con una sua laguna, dei canali e con spostamenti fatti anche su acqua. Una vicinanza colta dalla scuola che vedrà ora i nostri ragazzi partecipare ad una esposizione insieme alle altre città gemellate con Suzhou. La scuola contribuisce a sostenere questo ponte tra le due comunità e, anche per queste sue capacità di formare cittadini consapevoli, deve tornare ad essere protagonista. Attraverso i ragazzi si ha un approccio sano che aiuta a migliorare e costruire le relazioni tra popoli, di cui abbiamo bisogno».

«Abbiamo scelto di inviare i disegni che maggiormente centravano il tema della lezione svolta sui Giochi olimpici - ha specificato Manente - ma tutti i bambini hanno portato a termine degli ottimi lavori. Infatti, anche con la collaborazione del Comune di Venezia, valutiamo di realizzare un book digitale che contenga tutte le rappresentazioni e che possa essere inviato anche a Suzhou».

«È importante coltivare buone relazioni, anche grazie ai bambini e la loro genuina innocenza. Aiutarli a capire l'importanza dei rapporti con il mondo li fa crescere per affrontare in maniera migliore il domani", ha aggiunto De Martin. "Le istituzioni cittadine hanno la responsabilità di incentivare questi rapporti. Quello con Suzhou è un legame che va avanti da anni, grazie a chi, prima di noi dal 1980 ha dato il via ai rapporti e a chi li ha portati avanti come l'onorevole Fincato, che di Suzhou è anche cittadina onoraria. Venezia è presente in maniera concreta in quella comunità: abbiamo una sede di Ca' Foscari, una del Venezia Calcio e altre rappresentanze del nostro sistema cittadino. E' un bel messaggio, anche per i nostri bambini, che ora una parte del loro percorso scolastico sia vista, grazie alla tecnologia, a diecimila chilometri di distanza».

«Ringrazio la scuola - ha detto infine Fincato - anche per la prontezza con cui ha aderito a questa proposta e in poco tempo l'ha realizzata. A Suzhou e in Cina qualsiasi cosa arrivi da Venezia è vissuta con grande entusiasmo. Un legame storico, che vede testimonianze già con Marco Polo e che continua attraverso la scuola e la cultura. Elementi essenziali per favorire relazioni sociali, economiche e umane che, tra città, hanno un peso a volte maggiore rispetto a quelle instaurate tra gli Stati. Quando siamo lì sentiamo forte l'amore che quella comunità ha per Venezia. Che viene ulteriormente rinsaldato - ha concluso - grazie a questa iniziativa».

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