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Ritardi nelle notifiche delle multe, il Comune: «66 mila euro di sanzioni non incassate»

La giunta ricorre contro l’Agenzia delle Entrate. Romor: «L'avvocatura ha raccolto ed elencato tutte le sentenze, passate in giudicato, che hanno dichiarato prescritti i crediti del Comune»

La giunta comunale ricorre alla Corte dei conti contro l’agenzia delle Entrate. «Per i ritardi nelle notifiche il Comune non ha incassato oltre 66 mila euro di sanzioni», commenta il consigliere delegato all'avvocatura civica Paolo Romor. 

«Nel corso di questi anni abbiamo constatato che numerosi destinatari delle sanzioni impugnano le cartelle esattoriali davanti ai giudici di pace i quali, spesso, le annullano con sentenze che accertano l'intervenuta prescrizione del credito per responsabilità addebitabile esclusivamente al comportamento dell’agenzia delle Entrate». L'avvocatura ha raccolto ed elencato tutte le sentenze, passate in giudicato, che hanno dichiarato prescritti i crediti del Comune: 66.019,58 euro nel periodo 2013-2019. «Alla luce di questo dato si è quindi deciso di diffidare l'agenzia delle Entrate - Riscossione a corrispondere quanto dovuto in quanto ritenuta responsabile di aver notificato in ritardo la cartella esattoriale ai trasgressori. In seguito alla risposta negativa da parte dell’Agenzia, si è quindi deciso di procedere con l’approvazione di questa delibera con la quale si incarica l’Avvocatura civica di procedere con l'azione legale volta ad accertare la responsabilità e la rifusione del danno, pari agli oltre 66 mila euro già citati, ai quali si aggiungono altri 2.696,58 euro che il Comune ha dovuto pagare», afferma Romor, in quanto spese legali collegate ai giudizi che hanno annullato le sanzioni. «Parliamo di risorse economiche sottratte alla collettività – conclude Romor - e per questo abbiamo deciso di intraprendere una procedura innanzi la Corte dei conti».

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