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Il ministro della Cultura ha inaugurato "Spaziale", Padiglione Italia della Biennale

È intervenuto nel pomeriggio di oggi all'Arsenale, in compagnia del presidente della Biennale e del sindaco di Venezia. Sangiuliano si è soffermato anche al padiglione dell'Ucraina

Nell'ultima giornata di pre-apertura della 18. Mostra internazionale di Architettura, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha inaugurato il Padiglione Italiano, curato dai giovani architetti del collettivo Fosbury Architecture. Con lui, all'Arsenale, c'era anche il presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto, e il sindaco lagunare, Luigi Brugnaro.

«Di questo progetto - ha detto Sangiuliano - mi sono innamorato, perché ho visto il futuro, l'avanguardia di chi guarda oltre, come dice Benedetto Croce nel saggio sull'estetica. L'uomo esce dalla caverna e guarda alla luce attraverso la tecnologia e quindi la cultura». Il ministro ha espresso parole di elogio per la Mostra: «Guarda all'Africa e ciò piace, perché è il futuro del mondo e non a caso la presidente Meloni guarda a questo continente». Nel corso del suo tour tra i padiglioni, si è soffermato anche in quello dell'ucraina in segno di «solidarietà, dovuta nel ricordo dell'aggressione che questo Paese sta subendo».

Il Padiglione Italia

"Spaziale: Ognuno appartiene a tutti gli altri è questo il titolo del padiglione, promosso dalla direzione generale creatività contemporanea del ministero della Cultura. Il progetto è stato articolato in due momenti, il primo propedeutico al secondo: "Spaziale presenta", che da gennaio ad aprile 2023, ha visto l’attivazione di 9 interventi site-specific in altrettanti luoghi selezionati in tutto il territorio italiano: Taranto, Massa Lubrense, Trieste, Ripa Teatina, Terraferma veneziana, Montiferru, Librino, Belmonte Calabro, Prato. "Spaziale: Ognuno appartiene a tutti gli altri", che all’interno del Padiglione Italia costituisce la sintesi formale e teorica dei processi innescati nei 9 territori nei mesi precedenti, restituendo una diversa e originale immagine dell’architettura italiana nel contesto internazionale. Un progetto che esalta gli spazi del padiglione, in cui l’architettura si intreccia con la comunità.

«Il progetto - è stato sottolineato - si fonda sulla visione che l’architettura sia una pratica di ricerca al di là della costruzione di manufatti e la progettazione sia sempre il risultato di un lavoro collettivo e collaborativo, che supera l’idea dell’architetto-autore. Lo "spazio" è inteso, in questa visione, come luogo fisico e simbolico, area geografica e dimensione astratta, sistema di riferimenti conosciuti e territorio delle possibilità».

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