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Domenica, 1 Ottobre 2023
Attualità San Michele al Tagliamento

Incendio Bibione: già al lavoro per progettare il recupero dell’area

Il Sindaco di San Michele al Tagliamento: «Auspichiamo di poterci sedere presto al tavolo di lavoro sia con la Regione che con i privati»

A quindici giorni dal tragico incendio che ha messo in ginocchio la pineta di Bibione e l’area naturalistica della foce del fiume Tagliamento, sia il Faro che i servizi ad esso connessi sono nuovamente a disposizione di turisti e cittadini.

I fattori che hanno consentito la messa in sicurezza dell’area e la ripresa delle attività in tempi record sono stati tempestività, collaborazione e coordinamento. Lo spiegano meglio le parole del Sindaco di San Michele al Tagliamento, Flavio Maurutto: «Il drammatico episodio che ha colpito la nostra comunità avrebbe potuto perdurare molto più a lungo generando epiloghi ancora più tragici se non fosse stato per la prontezza di intervento da parte della Regione, della Protezione Civile e dei vigili del Fuoco – dice il primo cittadino -. Dopo appena due settimane, il faro di Punta Tagliamento e le sue vie di accesso sono di nuovo aperti, le attività hanno ripreso il loro programma abituale, il servizio passo barca X-River è operativo con un pontile costruito ex-novo».

L’incendio è stato domato grazie all’enorme dispiego di mezzi aerei e all’incessante lavoro di donne e uomini che hanno collaborato giorno e notte alle operazioni di spegnimento. «Siamo già al lavoro per progettare il recupero dell’area colpita su un tratto di circa 10 ettari complessivi di zona protetta e auspichiamo di poterci sedere presto al tavolo di lavoro sia con la Regione che con i privati, per restituire a Bibione la parte del suo cuore verde andata perduta«, aggiunge il sindaco.

In merito ai commenti che attribuiscono le cause dell’incendio a future speculazioni edilizie sul suolo attiguo al Faro di Punta Tagliamento il sindaco ricorda che «L’area di pineta andata distrutta rientra nelle cosiddette zone SIC (Siti di Importanza Comunitaria) e ZPS (Zone a Protezione Speciale), regolamentate da vincoli paesaggistici europei molto chiari, concepiti per tutelare la biodiversità attraverso la conservazione degli habitat naturali e delle specie animali e vegetali di interesse comunitario. Dunque - conclude - non potrà che essere mantenuta l’attuale destinazione d’uso, a beneficio del valore naturalistico che l’area della foce del fiume Tagliamento racchiude in sé».

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