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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Confartigianato: «Il tragico bollettino delle morti bianche va fermato»

Le parole del presidente Siro Martin dopo l'ennesimo grave infortunio costato la vita a un uomo

«Il tragico bollettino delle morti bianche va fermato. La nostra provincia è ai primi posti in Veneto per questi eventi sul lavoro e questo non va bene». A dirlo, davanti all’ennesimo incidente sul lavoro, a causa del quale un uomo ha perso la vita a Fusina, è il presidente della Confartigianato Metropolitana Imprese Città di Venezia Siro Martin, preoccupato da questa crescita di morti ed infortuni.

«Purtroppo sul posto di lavoro si continua a morire e davanti questo dramma non si può solo aspettare la prossima vittima, ma bisogna agire in anticipo e con coraggio - aggiunge Martin -. Ritenere che l’unico responsabile sia l’imprenditore è da irresponsabili, ecco perché pensare di porre fine a queste morti drammatiche solo inasprendo le sanzioni o aumentando i controlli non porterà a miglioramenti significativi». Per Martin la direzione da percorrere per limitare questo stillicidio è doppia: bene punire nel caso di negligenza, ma serve prendere in considerazione tutte le variabili che entrano in gioco e rivedere l’intero sistema.

Per l’imprenditore un infortunio in azienda è un evento traumatizzante per se e per tutto il personale, non solo un danno economico; è l’ultima cosa che vorrebbe. «Aiutiamolo – prosegue Martin - a fare in modo che non avvenga. Tutto il sistema deve spostarsi dalla forma alla sostanza, a partire dalla formazione che deve essere certificata da un sistema riconosciuto a livello nazionale come è il sistema associativo. Non possiamo lasciare fuori dalla discussione, progettisti, committenti e anche le istituzioni».

Sull'importanza della prevenzione interviene anche Monica Sambo, capogruppo Pd in consiglio comunale a Venezia: «Dove sono gli strumenti di prevenzione? Di formazione? Il rapporto tra imprese, sindacati, enti di vigilanza che fine ha fatto? È necessario ribadire con forza  non è più accettabile commemorare o ricordare, bisogna agire, bisogna cambiare e subito». «Dopo il tonfo legato alla pandemia, il rimbalzo positivo che si sta determinando nel metalmeccanico - ha detto il vertice della FIOM CGIL di Treviso, Enrico Botter - non può macinare vite di lavoratrici e lavoratori. Sulla sicurezza sul lavoro tanti hanno detto e hanno promesso, ma nei fatti continua la drammatica "conta" dei morti».

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