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On off, arte e cultura in vetrina a Venezia: i motori della ripartenza

L'iniziativa del mascherer Gualtiero Dall’Osto con i proprietari degli spazi espositivi (come Anna Brondino), l'associazione Venessia.com, le istituzioni: vicesindaco Tomaello e assessore Costalonga

Nelle vetrine vuote dei negozi veneziani fermati dal Covid è tornata la luce delle opere che tanti artisti hanno potuto esporre grazie agli spazi prestati dai proprietari. Oggi, mercoledì 10 febbraio, è stata presentata dagli ideatori, Gualtiero Dall’Osto, Giovanni Pulze e Danilo Reato, l'iniziativa "On off". All'evento hanno partecipato gli artisti Ivana Burello, Paolo Franzoso, Aldo Pallaro, Giovanni Pulze, Marco Rizzo e Luciana Zabarella. L'appoggio è arrivato dall'associazione Venessia.com di Matteo Secchi e Manuel Tiffi e dalle istituzioni con la partecipazione del vicesindaco Andrea Tomaello e dell'assessore alle Attività produttive, Sebastiano Costalonga. «Una forte spinta per la ripartenza della città può arrivare dall'arte e dalla cultura. Come quando, alla fine della pestilenza, Venezia si risollevò costruendo la basilica della Salute. La sensibilizzazione e le idee sono il motore della ripresa di Venezia».

Galleria d'arte urbana

La situazione economica della città d'arte è drammatica, come per tutte le località turistiche. La volontà è soprattutto quella di promuovere una complicità tra artisti e proprietari di botteghe (in attesa della loro destinazione d'uso: vendita, affitto, cessione) che si affacciano sulle calli veneziane affinché diventino percorsi di una grande galleria d'arte urbana. Questo è il solo scopo dell’iniziativa: illuminare con la bellezza dell’arte le tristi vetrine spente di un’economia ormai al collasso. Partendo dalla generosa disponibilità delle proprietarie Anna Brondino e famiglia, altri locali si sono aggiunti alle prime aperture e di pari passo numerosi artisti, provenienti da tutta Italia, hanno risposto all’appello e al tema proposto.

«Non si tratta di un’operazione commerciale - scrivono gli ideatori dell'iniziativa - Tutto l’evento si compie a luci spente ma, nel silenzio in cui si manifesta questo terremoto economico, che investe tutto il paese e l’intero pianeta, vuole far sentire almeno un urlo (silenzioso) da parte di chi non si arrende alla fine di una città che deve ora riconquistarsi il ruolo guida di patrimonio dell’umanità».

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