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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Amministrazioni scolastiche nel caos per i calcoli delle pensioni con quota 100

Quasi 2000 domande di uscita dal lavoro in Veneto. «Alle segreterie viene chiesto di certificare e ricostruire le posizioni degli insegnanti: impossibile senza un aumento dell'organico»

Amministrazioni scolastiche nel caos per gestire le quasi 2 mila domande di pensionamento, con quota 100, presentate dagli insegnanti del Veneto. Spetta infatti agli uffici ricostruire le carriere dei docenti e produrre una valutazione economica sui futuri assegni pensionistici. Un lavoro «impossibile da gestire per il personale ordinario - denuncia la Flc Cgil, che chiede - di attivare delle task force negli uffici amministrativi locali, aumentandone l’organico per fronteggiare l’eccezionalità delle operazioni».

Scadenze e procedure

«Ministero e ufficio regionale incalzano gli operatori con indicazioni metodologiche e scadenze per la determinazione delle posizioni pensionistiche. Non solo - sostiene Flc - il personale non è stato informato in tempi appropriati e nemmeno formato come necessario. Eppure si tratta di una responsabilità non da poco, tutta caricata sulle segreterie che devono certificare le varie situazioni. Il tutto reso difficile dal dover ricostruire carriere di lavoratori che possono avere alle spalle lunghi anni di precariato e aver operato in scuole diverse, oltre a calcolare i compensi accessori da computare per il calcolo della pensione. Tutti dati che non sono immediatamente disponibili, con il rischio di errori. La responsabilità di eventuali disservizi non può ricadere sui lavoratori».

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